La Sicilia, in particolare la Val di Noto, è la “Terra del Barocco” e la città di Ragusa non fa eccezione: capoluogo di provincia più meridionale d’Italia, dichiarata nel 2002 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, Ragusa raccoglie nel proprio centro storico, tra edifici religiosi e palazzi nobiliari, un concentrato di motivi ornamentali, giochi di vuoti e pieni, colonne e capitelli, statue e decorazioni in pietra calcarea locale che rappresentano al meglio la ricchezza dello stile baroccosiciliano.
La città è sostanzialmente suddivisa in due parti, Ragusa Superiore e Ragusa Ibla, frutto della riedificazione della città dopo il devastante terremoto che nel 1693 colpì la Sicilia orientale. Le due parti della città, separate dal burrone della Valle dei Ponti, così chiamata perché attraversata da quattro ponti, vennero riunite in un’unica città solo nel 1926. Se dal punto di vista amministrativo, Ragusa è di fatto una sola città, dal punto di vista storico e urbanistico, l’antica divisione rimane. Perfino la religione diversifica le due parti di Ragusa! Infatti, se Ragusa Superiore ha il suo Santo Patrono in San Giovanni Battista, a Ragusa Ibla si festeggia San Giorgio.
Secondo la tradizione, dopo il devastante terremoto del 1693, la borghesia decise di costruire da zero la città in un punto diverso da quello originario mentre la nobiltà ragusana volle ricostruire i propri palazzi nello stesso punto in cui sorgevano precedentemente. Da tutto questo sarebbero quindi nate le due anime di Ragusa.
Ragusa Superiore corrisponde alla parte più moderna della città e, a dispetto del nome, sorge nella piana; qui lo stile barocco è ovviamente presente ma in misura più contenuta rispetto all’altra parte della città.
Ragusa Ibla si trova invece in posizione rialzata sulla collina ed è qui che si concentra la maggior parte dei tesori barocchi ragusani, in quanto la ricostruzione avvenne secondo il gusto architettonico in voga nel Settecento. Alcuni anni fa, tra l’altro, Ragusa Ibla era stata scelta come set per le riprese di alcune scene della serie televisiva de “Il Commissario Montalbano“, quindi non deve assolutamente stupire il fatto che ci si aspetti di incrociare Salvo Montalbano mentre si passeggia per la città!
Il principale luogo di culto della città Superiore è la imponente Cattedrale di San Giovanni Battista, la cui maestosa facciata non lascia certo indifferenti. La sua costruzione iniziò nel 1694 e rappresentò l’inizio ufficiale della riedificazione del nuovo centro urbano dopo il terremoto.
A Ragusa Superiore, inoltre, si possono ancora ammirare alcuni splendidi palazzi nobiliari in stile barocco.
Un tempo, Ragusa Superiore e Ragusa Ibla erano collegate da scale, unica via di comunicazione tra le due parti della città. Oggi, per fortuna, ci sono altri modi, decisamente più comodi, per muoversi ma salire quei gradini significa poter godere di scorci davvero pittoreschi! Inoltre, la scalinata di Ragusapermette di compiere un vero e proprio viaggio nel tempo: dalla parte più recente della città si scende infatti fino a quella più antica.
La scalinata comincia nei pressi della Chiesa di Santa Maria delle Scale che, risalente al XIII secolo, è uno dei pochi edifici che conservano al proprio interno tracce di architettura gotica.
Siccome nella sola Ragusa Ibla si concentrano una cinquantina di chiese, non deve stupire il fatto che quasi ad ogni passo è facile imbattersi in un edificio religioso!
L’Insigne Collegiata di San Giorgio sorge in Piazza Duomo ed è un capolavoro di arte barocca, forse la chiesa più suggestiva di Ragusa Ibla in quanto, dopo essere risaliti lungo Corso XXV Aprile, ci si ritrova ai piedi della scalinata in cima alla quale svetta maestosa.
Sopravvissuto al terribile terremoto del 1693, il bellissimo Portale di San Giorgio è ciò che resta dell’omonima chiesa, risalente al XIII secolo e purtroppo distrutta dal sisma.
Le architetture barocche, però, non sono solo quelle delle chiese perché a Ragusa Ibla vi sono bellissimi palazzi nobiliari che “sfoggiano” le volute e le linee tipiche di questo stile architettonico. E’ il caso del Palazzo della Cancelleria, voluto dalla famiglia Nicastro. Questa ricca famiglia era presente a Ragusa già dal 1577 senza però prendere parte attivamente alla vita sociale cittadina. Fu solo con il matrimonio tra un membro della famiglia e la baronessa Giampiccolo che i Nicastro presero a partecipare alla vita pubblica, raggiungendo l’opulenza nel 1760, anno in cui il palazzo fu terminato.
Nella stessa Piazza Duomo si possono ammirare bellissime architetture.
Nel centro di Ragusa Ibla sorge il giardino più antico della città: si tratta del Giardino Ibleo, un polmone verde che assicura pace e tranquillità, oltre che una vista suggestiva sui monti circostanti.
Venne realizzato nel 1858 per iniziativa di alcuni nobili locali con l’aiuto di buona parte della cittadinanza che lavorò al progetto gratuitamente, All’interno del Giardino sorgono tre edifici religiosi: la Chiesa di San Vincenzo Ferreri, la Chiesa di San Giacomoe la Chiesa di Sant’Agata ai Cappuccini.
Con i suoi stretti vicoli e le sue graziose piazzette, i suoi palazzi storici e le sue magnifiche chiese, Ragusa Ibla è senza dubbio uno dei gioielli della Sicilia orientale: quella di Ragusa Ibla è una bellezza a tratti un po’ decadente ma che non lascia indifferenti.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla. […] Fatto sta che ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo nero che spia; ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita con due voci, insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno d’una dama antica” (Gesualdo Bufalino, “La luce e il lutto”, 1990).