Italia,  Toscana

Arezzo, bellezza medievale, spirito rinascimentale

Un viaggio alla scoperta delle bellezze della Toscana non può non prevedere una tappa ad Arezzo.

Questa è la conclusione alla quale siamo giunti Ciccio ed io dopo aver trascorso qualche ora in città. Anzi, a ben vedere, avremmo dovuto dedicarle più tempo: infatti, anche se meno conosciuta, abbiamo scoperto che Arezzo non ha davvero nulla da invidiare alle sue “cugine” più celebri!

Arezzo_Corso Italia: Arezzo: secondo la tradizione, la città sarebbe stata fondata da Artume, dea etrusca della notte, della luna e della morte.
Arezzo_Via della Chiassaia
Arezzo: a far conoscere la città al grande pubblico ha senza dubbio contribuito il film “La vita è bella” di Roberto Benigni. Il centro storico cittadino, infatti, è stato il set di diverse scene della pellicola che nel 1999 vinse il Premio Oscar come “Miglior Film in lingua straniera”.
Arezzo_Uno scorcio di Piazza del Duomo
Arezzo

Situata nella parte settentrionale della Valdichiana, Arezzo vanta una storia millenaria e un patrimonio artistico e culturale di tutto rispetto: città natale del pittore Piero della Francesca, del poeta Francesco Petrarca e dell’architetto e storico dell’arte Giorgio Vasari, il centro storico di Arezzo è un piccolo capolavoro di piazze, edifici storici e chiese, miracolosamente sopravvissuti ai pesanti bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

Arezzo_Palazzo Albergotti: voluto dalla nobile famiglia Albergotti, questo edificio in stile neoclassico venne realizzato tra il 1792 e il 1799. E’ detto anche il “Palazzo delle Statue” per la presenza di grandi statue allegoriche in terracotta a coronamento del timpano centrale. La famiglia Albergotti svolse un ruolo importante nella vita politica, religiosa e militare della città. Il palazzo sorge nella parte finale di Via Ricasoli, un tempo chiamata Via del Lastrico per la presenza di alcuni tratti di strada romana ancora presenti nel Medioevo.
Arezzo_Piazza della Badia
Arezzo_Il Museo di Casa Vasari: in Via XX Settembre sorge la casa nella quale risiedette (seppure solo per brevi periodi) Giorgio Vasari. Molto legato alla sua città natale, Vasari considerò questa casa come il rifugio perfetto per riposarsi al ritorno dai suoi numerosi impegni e ne realizzò gli affreschi personalmente. “[…] Iniziai col comprare una casa ad Arezzo nel sobborgo di S.Vito, dove si respira l’aria più buona di questa città […]” (Giorgio Vasari)
Arezzo_La Statua del Granduca Ferdinando III di Toscana: è una statua in stile neoclassico della prima metà dell’Ottocento. Figura apprezzata dagli Aretini per avere recuperato le terre paludose della Valdichiana, il Granduca indossa un’anacronistica toga romana, una corona di foglie di quercia, simbolo di forza, virtù e lealtà e tiene in mano uno scettro, simbolo del potere.

Il simbolo di Arezzo è la sua Piazza Grande, storica piazza “incorniciata” da edifici risalenti ad epoche diverse.

Arezzo_Piazza Grande

La forma irregolare di questo spazio deriva dal fatto che la piazza venne realizzata su un terreno in discesa, di conseguenza gli edifici che la “abitano” dovettero “adeguarsi” all’andamento del terreno stesso.

La parte più alta della piazza è dominata dal bellissimo Palazzo delle Logge, firmato da Giorgio Vasari, pittore, architetto e storico dell’arte nato ad Arezzo nel 1511.

Arezzo_Il Palazzo delle Logge: domina la parte più alta della piazza e rappresenta un inserto rinascimentale in un contesto prettamente medievale. Il palazzo venne progettato da Giorgio Vasari nel 1573 e modificò l’assetto urbanistico della piazza in quanto fu necessario ridimensionarla. L’operazione ottenne il risultato sperato in quanto lo spazio è equilibrato grazie alla semplicità delle linee architettoniche e alla luminosità del porticato. Questo palazzo è considerato il capolavoro per eccellenza del Vasari, nonostante questi non sia mai riuscito a vedere conclusa la propria opera. Infatti, Vasari morì nel 1574 mentre i lavori terminarono nel 1595.
Arezzo_Le Logge del Vasari: sotto il porticato del palazzo vasariano si aprono gli ingressi delle botteghe. Di grande effetto è la successione delle volte a crociera che si può ammirare alzando gli occhi verso la sommità del porticato. Il porticato divenne il passaggio coperto delle famiglie importanti di Arezzo.

Nella parte più bassa di Piazza Grande si trova una serie di antichi edifici in pietra, tra i quali spiccano la duecentesca Torre Faggiolana, Palazzo Cofani-Brizzolari e la Casa-Torre dei Lappoli.

Arezzo_Il Palazzo Cofani-Brizzolari (a sinistra della Torre della Faggiolana): ha una struttura architettonica decisamente suggestiva in quanto derivante dalla fusione di un edificio trecentesco con la adiacente Torre Faggiolana. La parte inferiore dell’edificio richiama la sua origine medievale mentre la parte superiore è frutto degli ampliamenti effettuati dal Quattrocento in avanti. Nel corso del XV e del XVI secolo, la casa, così come la torre, appartennero alla famiglia borghese dei Cofani dalla quale l’edificio ha preso il nome. Sebbene sia essa stessa appartenuta alla famiglia Cofani, si ritiene che in precedenza (XIII secolo) la Torre della Faggiolana fosse stata di proprietà del Capitano ghibellino Uguccione della Faggiola, da cui prese il nome.
Arezzo_La Casa-Torre dei Lappoli: si pensa che la costruzione della torre risalga al Duecento, secolo nel quale venne realizzata anche la piazza, e che, stante la “funzione commerciale” di quest’area della città, la torre potesse servire per ospitare gli uomini d’affari che si trovavano ad Arezzo.

Un lato della piazza è infine occupato dal Palazzo della Fraternita dei Laici, caratterizzato dalla mescolanza tra lo stile gotico del piano inferiore e quello rinascimentale del piano superiore, e dalla Chiesa di Santa Maria della Pieve.

Arezzo_Il Palazzo della Fraternita dei Laici: la “Fraternita dei Laici” è un’importante istituzione laica aretina attiva già nella prima metà del Duecento. Nacque dalla volontà di un gruppo di persone di aiutare i poveri e gli infermi ma la sua ricchezza venne utilizzata anche per finanziare grandi imprese cittadine, come ad esempio le logge progettate da Vasari. Il Palazzo della Fraternita dei Laici fu la sede dell’istituzione e la sua costruzione cominciò nella seconda metà del Trecento. A metà del Cinquecento Vasari progettò il campanile a vela sul quale fu poi posto l’orologio astronomico. Un ampliamento della facciata verso sinistra fu realizzato nella seconda metà del Seicento. Per un certo periodo di tempo, questo palazzo ospitò il tribunale mentre dal 2010 è diventato sede museale.
Arezzo_La Chiesa di Santa Maria della Pieve: impossibile non notare questo bell’edificio in stile romanico che si affaccia su Piazza Grande! Conosciuta anche con il nome di Pieve di Arezzo, la costruzione di questa chiesa cominciò nella prima metà del XII secolo. In cima alla scalinata del Duomo svetta il cinquecentesco monumento a Ferdinando I de’ Medici, posto in questo punto a ricordare il dominio fiorentino sulla città di Arezzo.
Arezzo_La Chiesa di Santa Maria della Pieve. La Torre campanaria, alta circa 60 metri, è collocata nell’angolo anteriore destro della chiesa; è detta anche torre “delle cento buche” per la presenza di 80 finestre che si aprono sui quattro lati e si innalzano per 5 piani. Alcuni studiosi hanno avanzato l’ipotesi che, originariamente, esistesse un sesto piano, successivamente scomparso. Costruita in pietra arenaria, i lavori cominciarono nel 1216 per terminare nel 1330.

Nel centro storico di Arezzo vi sono molte chiese, la più importante delle quali è la Cattedrale dei Santi Pietro e Donato, situata in Piazza del Duomo. Situata sulla sommità del Colle di San Pietro, dove esisteva già una chiesa paleocristiana e dove presumibilmente sorgeva l’acropoli cittadina, la Cattedrale venne edificata per volere di Papa Innocenzo III.

Arezzo_La Cattedrale dei Santi Pietro e Donato: il Duomo domina l’omonima piazza, ergendosi sulla sommità di un’ampia scalinata che si sviluppa su due lati dell’edificio. La scalinata venne rifatta nel Settecento quando la pietra serena venne sostituita con il travertino. La facciata presenta elementi neogotici e un ricco apparato scultoreo. Scenografici sono i tre portali che si aprono nella parte inferiore della facciata, ciascuno dei quali è sormontato da una lunetta scolpita a bassorilievo. Precede l’ingresso del Duomo la Statua di Ferdinando I de’ Medici che fu apprezzato dagli Aretini per il suo impegno verso la città.
Arezzo_La Cattedrale dei Santi Pietro e Donato. Il campanile: la sua storia è singolare. Quello attuale è infatti il quarto campanile costruito per il Duomo. La prima torre venne costruita nel Cinquecento in corrispondenza del portale di destra ma un secolo più tardi fu abbattuta perché il suono delle campane disturbava il vicino Palazzo dei Priori. Così, un secondo campanile venne realizzato a sinistra ma venne nuovamente abbattuto a causa di importanti lesioni al muro. Si cominciò allora a erigere una torre campanaria distaccata dal Duomo ma i lavori vennero interrotti per la presenza della falda acquifera che minava la stabilità della struttura. Solo a metà del XIX secolo cominciarono i lavori del nuovo campanile che, però, si interruppero lasciando la torre “mozza”. Nel 1931 si riprese a realizzare la torre campanaria che venne finita nel 1937 e unita alla Cattedrale mediante la costruzione degli appartamenti dei custodi. La parte inferiore del campanile è privo di aperture mentre quella superiore è suddivisa in quattro ordini sovrapposti, per un’altezza complessiva di oltre 76 metri.

Nella vicina Piazza della Libertà sorge il Palazzo dei Priori, sede del Municipio cittadino. Fu realizzato nella prima metà del Trecento per ospitare la suprema magistratura del libero comune di Arezzo prima e i principali organi amministrativi e giurisdizionali poi.

Arezzo_Il Palazzo dei Priori: il possente torrione venne realizzato a partire dal 1337. Inconfondibile per la sua caratteristica merlatura a coda di rondine, la torre domina la piazza sottostante. Inizialmente il torrione era separato dalla vicina casa-torre duecentesca alla quale venne unito con una tamponatura dello stretto vicolo che le separava. La torre a pianta quadrata restò incompiuta fino alla metà del Quattrocento quando venne finalmente completata.

All’apice del Colle di San Pietro si trova “Il Prato”, il grande parco verde della città che, grazie alla sua posizione rialzata, regala dei bellissimi scorci panoramici su Arezzo e sulla campagna circostante.

Arezzo_Il Prato o Passeggio del Prato
Arezzo_Panorama sulla Valdichiana

Il verde brillante delle chiome degli alberi e le ampie zone ombreggiate invitano a una passeggiata verso la Fortezza Medicea, gioiello cinquecentesco dell’architettura militare. Posizionata sul colle di San Donato, la Fortezza Medicea fu un punto di avvistamento cruciale per Arezzo.

Arezzo_La Fortezza Medicea: il primo nucleo fortificato di Arezzo fu realizzato tra il IX e l’XI secolo ma il progetto dell’attuale fortezza, baluardo del dominio di Firenze durante il Medioevo, fu completato a metà del XVI secolo per volere di Cosimo I de’ Medici. Perfettamente inserita nella cinta muraria, la fortezza ha una pianta pentagonale irregolare per meglio adattarsi al terreno. Il presidio militare venne dismesso alla fine del XVIII secolo; acquistata dal matematico e politico aretino Vittorio Fossombroni nel 1816, la fortezza fu lasciata in eredità al Comune di Arezzo.

Oltre alle antiche residenze storiche, il centro storico di Arezzo è “punteggiato” da torri e chiese; alcune torri conservano le dimensioni originali, altre nel corso dei secoli sono state mozzate, modificate o inglobate nei vicini edifici, altre ancora rialzate o decorate con merlature.

Arezzo_La Torre del Palazzo dei Priori

Un bell’esempio di questa “dinamicità” costruttiva lo si incontra percorrendo il centrale Corso Italia, dove sorge la Torre della Bigazza.

Arezzo_La Torre della Bigazza: di origine trecentesca, la torre venne abbassata. Nel Novecento, però, la struttura fu nuovamente rialzata per riportarla a quello che si supponeva essere il suo stato originale e, in effetti, osservando attentamente la parte più alta della torre, si percepisce come questa sia più recente della parte sottostante.

L’architettura religiosa cittadina testimonia l’importanza storica di Arezzo. Dalle chiese più conosciute a quelle più nascoste, ogni chiesa è di fatto una piccola meraviglia.

Arezzo_La Basilica di San Domenico: sorge sull’omonima piazza. Costruita a partire dalla seconda metà del XIII secolo con il contributo finanziario delle importanti famiglie ghibelline dei Tarlati e degli Ubertini, questa chiesa è caratterizzata da una facciata asimmetrica in stile gotico che comprende anche il campanile a vela dotato di due campane.
Arezzo_La Basilica di San Francesco: situata nell’omonima piazza, questa chiesa è famosa soprattutto per il ciclo di affreschi di Piero della Francesca, “Storie della Vera Croce”. L’edificio venne progettato per rispondere alle esigenze dei Francescani che, a partire dal 1211, cominciarono ad insediarsi ad Arezzo, anche se la costruzione della chiesa non cominciò prima del secondo decennio del XIV secolo. La facciata, realizzata in pietre e mattoni, è rimasta incompiuta.
Arezzo_La Chiesa dei Santi Michele e Adriano: sorge lungo Corso Italia e si trova incastonata nell’omonima piazzetta. Di epoca altomedievale, presumibilmente di età longobarda, l’edificio fu realizzato nell’VIII secolo e subì un primo importante intervento di trasformazione nella prima metà del Trecento quando assunse un aspetto decisamente più “gotico”. Seguirono ulteriori modifiche all’edificio che si protrassero fino alla prima metà dell’Ottocento.
Arezzo_La Chiesa della Santissima Annunziata: situata lungo Via Garibaldi, è considerata una delle chiese rinascimentali più importanti della città. La sua costruzione coincide con la nascita della Compagnia della Santissima Annunziata, creata nella prima metà del XIV secolo da un gruppo di nobili aretini con finalità di preghiera e carità. La chiesa sorse a seguito di un miracolo; nel 1490 la statua in terracotta dello scultore fiorentino Michele da Firenze raffigurante la Madonna col Bambino lacrimò davanti a un giovane che stava pregando davanti a lei. La facciata è rimasta purtroppo incompiuta.

Se, poi, come è successo a noi, si ha la fortuna di capitare in città in occasione di uno dei due appuntamenti annuali con la Giostra del Saracino (a fine giugno e a inizio settembre), si possono ammirare i (già bellissimi) palazzi del centro addobbati con i colori degli scudi e degli stemmi araldici dei quattro quartieri cittadini: il Colcitrone (rosso e verde), il San Lorentino (giallo e cremisi), il Quartiere di Porta Sant’Andrea (bianco e verde) e il Quartiere della Colombina (giallo e azzurro).  

Arezzo_La Giostra del Saracino: è un torneo equestre di origine medievale presumibilmente risalente al XIII secolo. Ancora oggi si svolge in costume e celebra la magnificenza di Arezzo quando era libero comune. E’ una competizione cavalleresca che consiste nel cavalcare e colpire con la lancia un bersaglio posto sullo scudo del “Buratto” (anticamente un fantoccio).
«Io vidi già cavalier muover campo, / e cominciar stormo a far lor mostra, / e tal volta partir per loro scampo; / corridor vidi per la terra vostra, / o Aretini, e vidi gir gualdane, / fedir torneamenti e correr giostra; / quando con trombe, e quando con campane, / con tamburi e con cenni di castella, / e con cose nostrali e con istrane;» (Dante Alighieri, “La Divina Commedia – Inferno”, Canto XXII, 1-9)
Arezzo

Nella parte meridionale del centro storico si trova il sito archeologico nel quale sono visibili i resti di un antico anfiteatro romano, costruito a cavallo tra la fine del I e l’inizio del II secolo d.C. all’epoca dell’Imperatore Adriano. I primi resti di questo anfiteatro vennero rinvenuti a ridosso dello scoppio della Prima Guerra Mondiale; gli scavi furono interrotti e ripresi a guerra finita.

Arezzo_L’Anfiteatro romano: di forma ellittica, l’anfiteatro era dotato di gradinate su due ordini. La struttura venne realizzata utilizzando blocchi di arenaria, laterizi e marmo. Si pensa che l’anfiteatro potesse ospitare tra gli 8.000 e i 10.000 spettatori.

Arezzo è stata davvero una piacevole sorpresa, una città vivace, dalla bellezza discreta ma straordinaria dove il Medioevo è più che mai vivo nelle architetture e nei colori. Insomma, Arezzo è tutta da visitare!

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