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Limone del Garda, dove crescono i limoni

Quando si parla di limoni, è quasi inevitabile associare il bell’agrume color del sole alla Costiera Amalfitana (Positano e Amalfi: miti, pirati, naviganti e sirene). Esiste però un altro luogo, centinaia di chilometri più a nord, che il limone ce l’ha addirittura nel nome: è Limone sul Garda, il comune più settentrionale della sponda bresciana del Lago di Garda.

Limone del Garda

Che il Lago di Garda goda di un microclima particolarmente mite tutto l’anno non è un segreto: non deve quindi stupire il fatto che nel suo territorio si riescano a trovare piante tipicamente mediterranee come l’olivo, l’oleandro, la palma, le agavi e i limoni, appunto! Tuttavia, non senza una certa sorpresa, si scopre che l’origine del nome di questo piccolo comune bresciano non ha nulla a che vedere con l’agrume.

Limone sul Garda: già nel X secolo compare su documenti ufficiali il nome “Limon”, spesso trasformato in “Limonum“, “Limono” o “Limone“. Secondo alcuni studiosi, infatti, la parola “limone” deriverebbe dal latino “līmen” che significa “confine” con riferimento al fatto che Limone sul Garda si trova al limite tra la provincia di Brescia e quella di Trento. Secondo altri recenti studi in toponomastica, l’origine di “limone” arriverebbe invece dalla voce celtica “lemos” ovvero “olmo”, a significare per estensione “luogo caratterizzato dalla presenza di olmi”. Il nome attuale di Limone sul Garda risale al 1904.
Limone sul Garda: un’altra spiegazione dell’origine del nome del borgo viene da una leggenda decisamente più “romantica”. Dall’amore tra il dio Benaco, figlio di Nettuno, e la ninfa Fillide nacquero due gemelli, Grineo e Limone. Secondo le intenzioni del padre, il primo avrebbe dovuto dedicarsi alla pesca mentre suo fratello all’agricoltura. Nella realtà dei fatti, invece, entrambi si dedicarono a cacciare lungo le pendici del Monte Baldo. Un giorno, Limone venne ucciso da un cinghiale e sua madre Fillide, disperata, si rivolse a Benaco affinchè riportasse in vita il filgio morto. Gli somministrò un infuso magico e il miracolo si compì. Obbedendo alla volontà del padre, Limone si stabilì proprio di fronte al Monte Baldo, in una insenatura riparata dal vento, e prese a coltivare il frutto che da lui prese il nome.
Limone del Garda: i limoni sono celebrati un po’ dappertutto, come dimostrano le insegne in ceramica che indicano i nomi delle strade. E la mente corre alla Costiera Amalfitana

Il punto di partenza per una visita a Limone sul Garda è il Lungolago Marconi, la bellissima strada pedonale che conduce fino al centro storico. Disseminata di panchine, fontane e aiole con fioriture dai colori sgargianti, è il luogo perfetto dove passeggiare o fermarsi ad ammirare il panorama.

Limone sul Garda_Il Lungolago Marconi
Limone sul Garda_Il Lungolago Marconi
Limone sul Garda_Il Lungolago Marconi

Il centro storico di Limone sul Garda si sviluppa ai piedi della parete rocciosa; un dedalo di stradine e viuzze si apre tra le case colorate e le vecchie case di pietra; impervie scalinate conducono a spiazzi e terrazze dalle quali godere incantevoli scorci del lago; stretti vicoli svelano inaspettati quanto pittoreschi angoli del borgo.

Limone sul Garda_Piazza Giuseppe Garibaldi
Limone sul Garda_Via Porto
Limone sul Garda_Il porticciolo
Limone sul Garda_La Chiesa di San Benedetto Abate: fu edificata sul finire del Seicento per sostituire la precedente chiesa ormai troppo piccola. Il campanile venne aggiunto nel Settecento.
Limone sul Garda_La Sala San Carlo: si tratta di un ex chiesetta situata nel cuore del centro storico, realizzata all’inizio del Novecento per volontà di una cittadina in ricordo del marito. Durante la Prima Guerra Mondiale la chiesetta di San Carlo divenne un deposito per i viveri delle truppe. Saccheggiata e spogliata dei paramenti sacri e dell’altare, oggi ospita mostre.
Limone sul Garda
Limone sul Garda
Limone del Garda_Uno scorcio del lago

Non occorre seguire alcun itinerario preciso, anzi vale decisamente la pena lasciarsi guidare dall’istinto e, soprattutto, dalla curiosità!

Limone sul Garda
Limone sul Garda
Limone sul Garda
Limone sul Garda_Le case di pietra
Limone sul Garda_Le case colorate

Forse non tutti sanno che Limone sul Garda, a poco meno di 46° di latitudine nord, nel Settecento diventò il paese più settentrionale al mondo nel quale si coltivavano i limoni a scopo commerciale. Infatti, i limoni venivano esportati soprattutto in Germania, Polonia e Russia, garantendo cospicui profitti. Purtroppo, però, a metà dell’Ottocento il settore entrò in crisi per il diffondersi della malattia della gommosi, per la concorrenza delle regioni dell’Italia meridionale a seguito dell’Unità d’Italia e per la diffusione dei trasporti. Oggi nel borgo si possono visitare tre limonaie ma quella più famosa è la Limonaia del Castèl, costruita nel 1700 dalla famiglia Amadei. Dal 1995 la limonaia è diventata di proprietà del Comune.

Limone sul Garda_La Limonaia del Castèl. L’ingresso: è situata nel centro storico, a ridosso della montagna, e si sviluppa su terrazzamenti (detti “còle”), tre da una parte e quattro dall’altra rispetto al castello centrale (“castèl”), occupando una superficie totale di 1.633 metri quadrati.
Limone sul Garda_La Limonaia del Castèl: non solo limoni! Nella limonaia, infatti, vengono coltivati anche altri agrumi come mandarini, mandaranci, pompelmi, clementine, chinotti e kumquat. Oggi non si coltiva più per esportare, preferendo soddisfare principalmente il fabbisogno locale.
Limone sul Garda_La Limonaia del Castèl: l’introduzione dei limoni a Limone risalirebbe al XIII quando alcuni frati francescani li avrebbero portati dalla Riviera genovese. La coltivazione venne poi estesa anche a Maderno e Toscolano. Per proteggere le piante e i frutti dagli occasionali freddi invernali, a partire dal XVII secolo vennero realizzate le prime limonaie con muraglie, scale, pilastri, travi e portali dove, da novembre a marzo, venivano fissate le vetrate. Grazie agli investimenti della ricca famiglia Bettoni, Limone sul Garda divenne ufficialmente “il paese dei limoni”.
Limone sul Garda_La Limonaia del Castèl: durante la Prima Guerra Mondiale i materiali di copertura delle serre vennero requisiti per scopi bellici. A memoria della limonaia restano i pilastri in muratura, le travi in legno e le muraglie.
Limone sul Garda_La Limonaia del Castèl: sviluppandosi su più livelli, non è raro incontrare qualche passaggio un po’ impervio.
Limone sul Garda_La Limonaia del Castèl: lo scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe descrisse nel suo famoso “Italienische Reise” (Viaggio in Italia) come erano le limonaie, attraversando in barca il Lago di Garda: “13 settembre 1786. Il mattino era magnifico, un po’ nuvoloso, ma, al levar del sole, calmo. Passammo davanti a Limone, con i suoi giardini e terrazze su per il pendio dei monti; uno spettacolo di ricchezza e di grazia. L’intero giardino consta di file di bianchi pilastri quadrangolari che sono collocati ad una certa distanza uno dall’altro, su per il declivio del monte, a gradini. Sopra questi pilastri sono collocate delle robuste pertiche per coprire, in inverno, gli alberi che crescono negli intervalli. La lentezza della traversata favoriva l’osservazione e la contemplazione di questo piacevole spettacolo” (J. Wolfgang von Goethe, “Viaggio in Italia”, 1816-1817).

Stretto tra la montagna e il lago, Limone sul Garda è un borgo pittoresco, dove sono i colori a farla da padrone: non solo il giallo brillante degli agrumi ma anche le tonalità sgargianti dei fiori che sono praticamente dappertutto! E se, ammirando il panorama, per un istante si avesse l’impressione di trovarsi in una località centinaia di chilometri più a sud, niente paura: sul Lago di Garda, tra limoni, olivi e oleandri, può succedere anche questo!

Limone sul Garda_Palme e bouganville
Limone del Garda_Olivi vista lago
Limone sul Garda: i colori del Lago di Garda sono l’azzurro dell’acqua e il rosa intenso degli oleandri.

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