Quando si parla di limoni, è quasi inevitabile associare il bell’agrume color del sole alla Costiera Amalfitana (Positano e Amalfi: miti, pirati, naviganti e sirene). Esiste però un altro luogo, centinaia di chilometri più a nord, che il limone ce l’ha addirittura nel nome: è Limone sul Garda, il comune più settentrionale della sponda bresciana del Lago di Garda.
Che il Lago di Garda goda di un microclima particolarmente mite tutto l’anno non è un segreto: non deve quindi stupire il fatto che nel suo territorio si riescano a trovare piante tipicamente mediterranee come l’olivo, l’oleandro, la palma, le agavi e i limoni, appunto! Tuttavia, non senza una certa sorpresa, si scopre che l’origine del nome di questo piccolo comune bresciano non ha nulla a che vedere con l’agrume.
Il punto di partenza per una visita a Limone sul Garda è il Lungolago Marconi, la bellissima strada pedonale che conduce fino al centro storico. Disseminata di panchine, fontane e aiole con fioriture dai colori sgargianti, è il luogo perfetto dove passeggiare o fermarsi ad ammirare il panorama.
Il centro storico di Limone sul Garda si sviluppa ai piedi della parete rocciosa; un dedalo di stradine e viuzze si apre tra le case colorate e le vecchie case di pietra; impervie scalinate conducono a spiazzi e terrazze dalle quali godere incantevoli scorci del lago; stretti vicoli svelano inaspettati quanto pittoreschi angoli del borgo.
Non occorre seguire alcun itinerario preciso, anzi vale decisamente la pena lasciarsi guidare dall’istinto e, soprattutto, dalla curiosità!
Forse non tutti sanno che Limone sul Garda, a poco meno di 46° di latitudine nord, nel Settecento diventò il paese più settentrionale al mondo nel quale si coltivavano i limoni a scopo commerciale. Infatti, i limoni venivano esportati soprattutto in Germania, Polonia e Russia, garantendo cospicui profitti. Purtroppo, però, a metà dell’Ottocento il settore entrò in crisi per il diffondersi della malattia della gommosi, per la concorrenza delle regioni dell’Italia meridionale a seguito dell’Unità d’Italia e per la diffusione dei trasporti. Oggi nel borgo si possono visitare tre limonaie ma quella più famosa è la Limonaia del Castèl, costruita nel 1700 dalla famiglia Amadei. Dal 1995 la limonaia è diventata di proprietà del Comune.
Stretto tra la montagna e il lago, Limone sul Garda è un borgo pittoresco, dove sono i colori a farla da padrone: non solo il giallo brillante degli agrumi ma anche le tonalità sgargianti dei fiori che sono praticamente dappertutto! E se, ammirando il panorama, per un istante si avesse l’impressione di trovarsi in una località centinaia di chilometri più a sud, niente paura: sul Lago di Garda, tra limoni, olivi e oleandri, può succedere anche questo!