Italia,  Liguria

Portofino e San Fruttuoso, gioielli liguri

Portofino_Un suggestivo sguardo sul borgo

Adagiato ai piedi dell’omonimo promontorio, il piccolo comune di Portofino è davvero un gioiellino incastonato nella baia del Golfo del Tigullio: un gruppo di case colorate nell’inconfondibile stile genovese sono raccolte intorno ad una tra le piazzette più famose al mondo e fanno da cornice al caratteristico porticciolo.

Portofino_Le case colorate in stile ligure

In questo tratto della Riviera ligure di Levante, il mare assume mille sfumature di azzurro e l’acqua riflette i vivaci colori delle case e le sagome delle barche in legno dei pescatori.

Portofino

Le origini di questo piccolo borgo si perdono nella notte dei tempi: alcuni studiosi ritengono che siano stati addirittura i Fenici a fondare Portofino oltre duemila anni fa, mentre secondo altri sarebbero stati i Romani a creare qui una colonia, approfittando della posizione particolarmente privilegiata e dando così vita ad un approdo sicuro per le imbarcazioni chiamato Portus Delphini. Dall’Impero Romano fino alla Seconda Guerra Mondiale, commercialmente e militarmente Portofino divenne un punto di importanza strategica, permettendo di controllare facilmente il Mar Ligure. A testimonianza di tutto ciò restano i relitti che ancora oggi “popolano” il fondale marino: antiche galee romane, velieri, navi da guerra. Ne sanno qualcosa gli appassionati di immersioni…

Portofino e la sua baia

Nel X secolo Portofino divenne proprietà dell’Abbazia di San Fruttuoso per poi passare sotto l’egemonia di Rapallo nel 1175. Nel 1430 la storia di Portofino si intrecciò con quella della potente Repubblica di Genova, del Ducato di Milano e, nel corso dell’Ottocento, con quella di Napoleone Bonaparte, le cui truppe conobbero proprio qui una dura sconfitta ad opera degli Inglesi.

Portofino vista dall’alto
Portofino_Colori che incantano

Portofino è una meta turistica molto conosciuta e frequentata tanto che la sua fama internazionale le avrebbe fruttato l’appellativo di “Perla del mondo”. Come ci si aspetta da un luogo tanto noto, l’atmosfera che si respira a Portofino è di mondanità: nella baia, lontano da occhi indiscreti, sono ormeggiate costose imbarcazioni mentre tra le chiome degli alberi della folta della vegetazione si scorgono porzioni di ville storiche da sogno!

Portofino_Barche e mondanità
Portofino

Se però ci si vuole lasciare alle spalle la frivolezza della “bella vita”, basta incamminarsi lungo uno dei sentieri del Parco Naturale Regionale di Portofino, area naturale protetta istituita nel 1935 per preservare la flora e la fauna di questa zona, per godersi panorami mozzafiato e tanta tranquillità.

Portofino e il Parco Naturale Regionale regalano panorami da cartolina

Pochi chilometri separano il borgo di Portofino da San Fruttuoso, piccolo borgo di pescatori affacciato su una spiaggetta balneabile (molto amata dai turisti) alle cui spalle sorge la celeberrima Abbazia.

L’Abbazia di San Fruttuoso
Abbazia di San Fruttuoso_Tra la fitta vegetazione spicca la Torre Doria

Lungo la strada che collega il borgo di San Fruttuoso e l’Abbazia si incontra la Torre Doria: posta in posizione sopraelevata rispetto alla baia, questa torre venne costruita nel 1562 dagli eredi dell’Ammiraglio Andrea Doria e la sua funzione principale fu quella di difendere l’intera area dalle incursioni dei pirati. Sulle due facciate rivolte verso il mare campeggia ancora lo stemma dei Doria raffigurante l’aquila imperiale coronata.

Abbazia di San Fruttuoso_La Torre Doria
Abbazia di San Fruttuoso_Interno

L’Abbazia di San Fruttuoso è un monastero benedettino risalente all’Anno Mille, dedicato al vescovo spagnolo Fruttuoso bruciato vivo a Tarragona (Spagna) nel 259 d.C. insieme ai diaconi Augurio ed Eulogio per non avere rinunciato alla propria fede. La tradizione racconta che, una volta morto, fu proprio lo stesso San Fruttuoso ad apparire in sogno ad alcuni suoi discepoli indicando loro il luogo nel quale trasferire le sue spoglie.

Abbazia di San Fruttuoso_Scorcio
 
Abbazia di San Fruttuoso_Scorcio
Abbazia di San Fruttuoso

Il primo nucleo del complesso abbaziale fu volutamente realizzato in un luogo difficilmente accessibile, adatto però ad essere abitato grazie alla presenza di acqua sorgiva. Inizialmente composto da una chiesa, dominata da una torre nolare di forma ottagonale, da un Monastero con annesso piccolo chiostro, nel corso del XIII secolo l’Abbazia acquisì importanza territoriale ed entrò in contatto con la nobile famiglia genovese dei Doria che donò i mezzi necessari per ampliare il complesso monastico ottenendo, in cambio, la possibilità di seppellire i propri morti all’interno della cripta attigua al Chiostro Inferiore. Nel 1300 l’affermazione del vicino Monastero della Cervara, le liti religiose e le incursioni barbare decretarono il declino dell’Abbazia che fortunatamente venne restaurata solo nel 1933 ad opera dello Stato italiano.

Abbazia di San Fruttuoso_L’antica torre nolare o campanile, così chiamata in onore della città campana di Nola nella quale, secondo la tradizione, nel V secolo sarebbero state prodotte le prime campane

Dal 1983 l’Abbazia di San Fruttuoso è un bene del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano).

Abbazia di San Fruttuoso_Il complesso abbaziale e la Torre Doria viste dal mare
Abbazia di San Fruttuoso_Barche

L’Abbazia di San Fruttuoso è un luogo davvero speciale: raggiungibile solamente via mare o percorrendo a piedi due bellissimi sentieri panoramici, appare incastonata in una piccola insenatura in perfetta armonia con il paesaggio circostante.

Nella baia antistante, a 17 metri di profondità, giace la statua bronzea del Cristo degli Abissi: la sua collocazione sul fondale marino avvenne il 29 agosto 1954 per volere del subacqueo italiano Duilio Marcante in memoria di un altro subacqueo, Dario Gonzatti, morto nel 1947 durante un’immersione.

Abbazia di San Fruttuoso_Dopo essere sbarcati, ci si inoltra lungo sentieri acciottolati che conducono fino all’Abbazia
 
Abbazia di San Fruttuoso_Passeggiata nella natura
Abbazia di San Fruttuoso_Tra le verdi chiome degli alberi si scorge il mare in tutte le sue sfumature di blu

Per arrivare al complesso abbaziale si cammina immersi nella natura, tra muretti di pietra a secco e sentieri acciottolati che si snodano tra gli alberi, immersi in quell’atmosfera piacevole e rilassata che la natura sa regalare.  E in un attimo si resta letteralmente incantati di fronte alle mille sfumature del mare che si scorge oltre la fitta vegetazione!

La Chiesa medievale, detta “monastica” perché anticamente utilizzata dai monaci, è costituita da un ambiente absidato usato come cappella, con intonaci e pavimentazione originali del X secolo.

Abbazia di San Fruttuoso_La Chiesa “monastica”
Abbazia di San Fruttuoso_Nella chiesa medievale sono ancora visibili parti dell’edificio originale
Abbazia di San Fruttuoso_Le Tombe della famiglia Doria

Sul fondo si trova la cripta del XIII secolo che ospitava le tombe degli abati e di alcuni nobili della famiglia Doria. Le Tombe Dori sono invece collocate ad un livello inferiore rispetto al Chiostro e vennero realizzate tra il 1275 ed il 1305 in marmo bianco e pietra grigia secondo la più classica bicromia ligure.

Abbazia di San Fruttuoso_Il Chiostro Inferiore

Il Chiostro Inferiore è un ambiente silenzioso e raccolto risalente X secolo circa e la sua caratteristica principale è la presenza di colonnine in marmo verde e bianco che impreziosiscono la pietra utilizzata per la costruzione del chiostro.

Abbazia di San Fruttuoso_Il Chiostro Inferiore visto dall’alto

Oltre alla Chiesa medievale ne esiste una seconda comunemente chiamata Chiesa “pubblica”: questo luogo venne ricavato nel XIII secolo sopraelevando l’originario edificio medievale dopo che i monaci ebbero abbandonato l’Abbazia; qui sono ancora oggi conservate le reliquie dei martiri Fruttuoso, Augurio ed Eulogio.

Abbazia di San Fruttuoso_Il Chiostro Superiore

Il Chiostro Superiore rappresenta, di fatto, la naturale prosecuzione di quello sottostante: realizzato nel XII secolo in stile romanico, fu interamente rimaneggiato nel corso del Cinquecento per volontà dell’Ammiraglio Andrea Doria.

Vicino al Chiostro Superiore si trova la Sala Capitolare, caratterizzata dall’ l’alternanza di pietra e mattoni: bellissimi il soffitto di legno scuro e l’imponente polifora il cui muro era originariamente l’esterno di un altro ambiente demolito intorno al XII secolo.

Abbazia di San Fruttuoso_La Sala Capitolare
 
Abbazia di San Fruttuoso_La polifora della Sala Capitolare
Abbazia di San Fruttuoso_Questo è il panorama che si gode affacciandosi da una delle finestre dell’Abbazia

A rendere il complesso abbaziale di San Fruttuoso ancora più speciale ci pensa la natura, splendidamente rigogliosa: le montagne ricoperte di boschi da una parte, il mare con le sue intense tonalità di blu dall’altra! Al di là delle finestre, lo sguardo si perde davanti a panorami da cartolina!

L’Abbazia di San Fruttuoso è un posto armonioso, un luogo senza tempo, sospeso tra mare e storia, un piccolo gioiello dell’opera umana che, a dispetto del passare del tempo, riesce comunque a conservare un’anima autentica.

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