La Casa degli Atellani e la Vigna di Leonardo, un angolo di Milano ancora poco conosciuto
6 Marzo 2022/
Tra i tanti edifici storici del centro di Milano ce n’è uno insospettabile, perché meno conosciuto degli altri, ma che racconta un pezzo della storia di Milano e del legame della città con il geniale Leonardo da Vinci.
Correva l’ultimo decennio del Quattrocento quando, in pieno Rinascimento, Ludovico Il Moro, Signore di Milano, decise di dare in dono ad un membro della sua corte, Giacometto della Tela, due case vicine ma separate, da lui acquistate qualche mese prima dagli eredi della nobile famiglia piacentina dei Landi. Le due case disponevano di giardino ed erano situate lungo il Borgo delle Grazie, l’attuale Corso Magenta.
Gli Atellani, noti anche con il nome della Tela, erano una famiglia di diplomatici che, arrivati a Milano dalla Basilicata, entrarono a far parte della corte di Ludovico Il Moro. Le cronache dell’epoca e gli affreschi rinvenuti sulle pareti della casa donata loro dal Signore di Milano raccontano che quel luogo divenne il centro della vita mondana milanese, grazie soprattutto alle sontuose feste alle quali parteciparono le maggiori personalità della corte sforzesca.
Gli Atellani abitarono in questa dimora fino alla fine del diciassettesimo secolo, dopo di che l’immobile cambiò numerosi proprietari: i conti Taverna, i Pianca, i Martini di Cigala. Infine, nel 1919 l’ingegnere e politico Ettore Conti acquistò la casa con l’intento di andarci a vivere. A tale scopo, nel 1922 Conti affidò al genero, l’architetto milanese Piero Portaluppi, già autore del progetto della Villa Necchi Campiglio (Villa Necchi Campiglio, l’Art Déco a Milano), la ristrutturazione dell’immobile. Le due case originarie furono dunque trasformate in un’unica dimora, i muri che separavano le due corti furono abbattuti e fu creato un unico ingresso. L’intervento del Portaluppi fu incisivo ma, se da un lato l’architetto modificò in maniera significativa l’aspetto dell’immobile, dall’altro poté riportare alla luce affreschi e altri elementi originali dell’immobile.
L’architetto, infatti, ridisegnò strutturalmente l’edificio, le corti e il giardino rivoluzionando anche gli interni. Lasciò intatta solo la facciata neoclassica su Corso Magenta che, però, dovette essere rifatta dopo i bombardamenti del 1943. La nuova dimora dei coniugi Conti fu inaugurata nel 1922 in occasione delle loro nozze d’argento.
Oltre all’arte, Casa Atellani offre qualcosa in più, qualcosa che in una città come Milano non ti aspetteresti mai di trovare, ovvero una vigna. Sì, proprio così una vigna che, al pari della casa, racconta una storia antica e per lungo tempo dimenticata…
Nel 1482 Leonardo da Vinci arrivò a Milano, probabilmente inviato da Lorenzo Il Magnifico in veste di ambasciatore della cultura e dell’arte fiorentina, dove cominciò a operare lasciando il suo segno indelebile. Nel 1498 Ludovico Il Moro decise allora di donare a Leonardo da Vinci una vigna di circa 16 pertiche situata nel centro della città, quale segno di riconoscenza per il suo operato: infatti, erano questi gli anni nei quali il geniale artista stava realizzando Il Cenacolo, le decorazioni della Sala delle Asse nel Castello Sforzesco e il monumento equestre a Francesco Sforza.
Nel 1500 la caduta di Ludovico Il Moro per mano delle truppe del re di Francia portò Leonardo da Vinci a lasciare Milano e la sua amata vigna che gli venne confiscata dai Francesi.
Nel 1507 Leonardo fece ritorno a Milano e grazie all’intervento di Carlo II d’Amboise rientrò in possesso della vigna della quale si prese cura fino al 1513, anno in cui lasciò definitivamente la città.
Per volontà della Fondazione Portaluppi e degli attuali proprietari della Casa degli Atellaninel 2007 alcuni ricercatori e docenti dell’Università degli Studi di Milano cominciarono una serie di ricerche che si conclusero con il reimpianto di residui biologici vivi della vigna originale. Questa particolare operazione ha permesso di far rivivere la Vigna di Leonardo tanto che nel settembre 2018 l’uva prodotta è stata vendemmiata per la prima volta, decretando di fatto la nascita del vino più unico al mondo: la Malvasia di Milano, Anno I.
La Casa degli Appiani e la Vigna di Leonardo rappresentano una suggestiva oasi di pace nel cuore storico di Milano. Infatti, Milano (Milano, Nuovo Millennio) è proprio così: una metropoli frenetica e moderna che, però, riesce sempre a sorprenderti con angoli nascosti e inaspettati, incredibilmente belli e tranquilli. E questo luogo ne è un mirabile esempio: qui arte, storia e natura si intrecciano col genio di Leonardo da Vinci. Qui, la mondanità e il clamore sembrano appartenere a un’altra dimensione.