Il Lago Maggiore e i suoi tesori: Arona
E’ davvero buffo: per ragioni che neppure io so spiegare, da sempre associo il Lago Maggiore alle idee di eleganza e raffinatezza. Sarà forse per il suo arcipelago formato dalle Isole Borromee o, forse, per la maestosa Rocca di Angera che ne domina l’estremità meridionale?
Sarà per i bellssimi edifici di pregio che punteggiano il suo perimentro o, magari, per l’aurea mistica che circonda l’Eremo di Santa Caterina del Sasso?
Sarà per le mille sfumature di blu che colorano le sue acque o per i porticcioli che punteggiano le sue coste?
Sta di fatto che il Lago Maggiore è sempre affascinante, indipendentemente da dove lo si guardi: a meta tra Lombardia, Piemonte e Svizzera, le località (più o meno rinomate) tra le quali scegliere sono davvero tante.
In una giornata di tempo incerto, tra improvvisi squarci di sole e nuvoloni minacciosi, Ciccio ed io abbiamo aperto la cartina e, occhi chiusi e dito puntato, la sorte ha scelto per noi, quale punto di osservazione del lago, il comune di Arona.
Adagiato sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, Arona è la cittadina più popolosa del lago e ne è anche il porto più importante.
Il comune di Arona è conosciuto e apprezzato soprattutto per la sua anima turistica: le sue spiagge sono infatti perfette per concedersi un tuffo rinfrescante durante la stagione estiva; il suo lungolago è ideale per godersi un bel panorama e il suo centro storico è ricco di negozi, botteghe e begli edifici.
In riva al lago si trova la centrale Piazza del Popolo, anticamente chiamata Piazza Maggiore. Qui nel Medioevo vi si teneva il mercato settimanale, in occasione del quale arrivava ad Arona gente proveniente da ogni parte del lago per fare acquisti o vendere i propri prodotti. Una curiosità: la parte centrale di questa piazza era occupata da un porto commerciale che rimase attivo fino al 1875, a testimonianza del quale restano tuttora alcune lastre di marmo che ne indicano l’antica collocazione.
Direttamente affacciati sulla piazza Ciccio e io incontriamo la Chiesa di Santa Marta e l’antico Palazzo di Giustizia.
La Chiesa di Santa Maria di Loreto (anche detta Chiesa di Santa Marta) risale alla fine del 1592 quando Margherita Trivulzio, esponente dell’antica famiglia nobiliare milanese, e suo figlio Federico Borromeo, non ancora cardinale, fecero posare la prima pietra; al suo interno, si trova una fedele riproduzione del santuario della Santa Casa di Loreto. La scalinata d’accesso a due rampe e il portico sovrastante vennero aggiunti verso a meta del Seicento. A meta del XVIII secolo la chiesa divenne sede della Confraternita di Santa Marta, motivo per il quale la chiesa è di fatto dedicata a due diverse figure religiose.
Il Palazzo di Giustizia, comunemente denominato “Broletto”, è un bell’edificio in stile gotico lombardo realizzato verso la fine del Trecento.
Osservando il porticato formato da sei arcate a sesto acuto si riescono ancora a (intra)vedere, nonostante i danni provocati dal tempo, i medaglioni in cotto ad altorilievo raffiguranti i componenti della famiglia Visconti che governarono la città di Arona per oltre un secolo.
Uno dei punti più attrattivi di Arona è senza dubbio il Lungolago Caduti di Nassirya, il bellissimo viale interamente pedonale affacciato sull’acqua, un tratto del quale è completamente coperto da un fresco quanto profumatissimo porticato di glicine.
Da questo punto si può ammirare il panorama della sponda lombarda del Lago Maggiore dominato dalla sagoma imponente della Rocca medievale di Angera.
Ma il lungolago ci riserva ancora qualche sorpresa…
Un lungo lavoro di restauro ha permesso di riportare alla luce nel 2017 alla luce le Antiche Mura Borromee, importante testimonianza del sistema difensivo che, per secoli, protesse Arona da guerre e invasioni; da esse, infatti, era possibile controllare la zona lacustre e in particolare quella del porto. In caso di necessità, la fossa scavata ai piedi della cinta muraria veniva addirittura riempita di acqua in modo da creare un ulteriore ostacolo contro gli invasori.
Il sistema della cinta muraria fu smantellato a partire dal 1800 per volontà di Napoleone Bonaparte. Devo ammettere che la parte delle mura che è stata faticosamente riportata alla luce non permette (ahimé!) di capire veramente quale fosse la reale dimensione della fortificazione.
La stessa sorte delle Mura Borromee toccò anche alla Rocca Borromea, un’altra costruzione con scopi difensivi affacciata sul lago che, insieme alla Rocca di Angera, rappresentava uno dei principali punti strategici di controllo del Lago Maggiore.
La Rocca di Arona fu fondata intorno all’Anno Mille, quando il territorio era sotto il controllo dei Longobardi. Parzialmente distrutta dalla nobile famiglia lombarda dei Della Torre, nel Duecento la rocca passò alla famiglia Visconti e rimase tale per circa due secoli fino a quando fu ceduta alla famiglia Borromeo.
Nel 1800 l’esercito napoleonico distrusse alcune fortificazioni occupate dagli Austriaci tra le quali anche la Rocca di Arona che oggi ospita un bellissimo e molto panoramico parco pubblico.
Il nostro breve tour della città di Angera termina dalla cima della Rocca, senza alcun dubbio il punto più panoramico di tutta la città.
Accogliente e ospitale, vivace ma mai eccessiva, Arona racconta la sua storia e i suoi illustri personaggi attraverso monumenti e panorami da cartolina: una vera finestra spalancata sul Lago Maggiore!