Italia,  Piemonte

Il Lago Maggiore e i suoi tesori: Arona

E’ davvero buffo: per ragioni che neppure io so spiegare, da sempre associo il Lago Maggiore alle idee di eleganza e raffinatezza. Sarà forse per il suo arcipelago formato dalle Isole Borromee o, forse, per la maestosa Rocca di Angera che ne domina l’estremità meridionale?

Lago Maggiore_La Rocca di Angera: domina l’estremità meridionale del Lago Maggiore. Fu eretta tra l’XI e il XVII secolo.

Sarà per i bellssimi edifici di pregio che punteggiano il suo perimentro o, magari, per l’aurea mistica che circonda l’Eremo di Santa Caterina del Sasso?

Lago Maggiore: navigando lungo le sue coste non è raro incontrare edifici dalle forme originali o splendide residenze immerse nella rigogliosa vegetazione.
Lago Maggiore: vista dall’acqua
Leggiuno_L’Eremo di Santa Caterina del Sasso: “aggrappato” su una parete rocciosa a strapiombo sul lago, il complesso monastico sorse tra il XIII e il XIV secolo.

Sarà per le mille sfumature di blu che colorano le sue acque o per i porticcioli che punteggiano le sue coste?

Lago Maggiore_Sfumature di blu
Ranco_L’approdo al tramonto

Sta di fatto che il Lago Maggiore è sempre affascinante, indipendentemente da dove lo si guardi: a meta tra Lombardia, Piemonte e Svizzera, le località (più o meno rinomate) tra le quali scegliere sono davvero tante.

In una giornata di tempo incerto, tra improvvisi squarci di sole e nuvoloni minacciosi, Ciccio ed io abbiamo aperto la cartina e, occhi chiusi e dito puntato, la sorte ha scelto per noi, quale punto di osservazione del lago, il comune di Arona.

Adagiato sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, Arona è la cittadina più popolosa del lago e ne è anche il porto più importante.

Arona vista dall’alto

Il comune di Arona è conosciuto e apprezzato soprattutto per la sua anima turistica: le sue spiagge sono infatti perfette per concedersi un tuffo rinfrescante durante la stagione estiva; il suo lungolago è  ideale per godersi un bel panorama e il suo centro storico è ricco di negozi, botteghe e begli edifici.

Arona_Il centrale Corso Cavour

In riva al lago si trova la centrale Piazza del Popolo, anticamente chiamata Piazza Maggiore. Qui nel Medioevo vi si teneva il mercato settimanale, in occasione del quale arrivava ad Arona gente proveniente da ogni parte del lago per fare acquisti o vendere i propri prodotti. Una curiosità: la parte centrale di questa piazza era occupata da un porto commerciale che rimase attivo fino al 1875, a testimonianza del quale restano tuttora alcune lastre di marmo che ne indicano l’antica collocazione.

Arona_Uno scorcio di Piazza del Popolo
Arona_L’approdo turistico si trova nella zona centrale della città

Direttamente affacciati sulla piazza Ciccio e io incontriamo la Chiesa di Santa Marta e l’antico Palazzo di Giustizia.

Arona_La Chiesa di Santa Marta: inizialmente si pensava che la chiesa fosse stata progettata dall’architetto Pellegrino Tibaldi, legato al Cardinale Carlo Borromeo che proprio ad Arona nacque nel 1538 (a ricordare la celebre nascita, poco fuori dal centro storico c’é la vistosa statua in bronzo e rame che riproduce il Santo e che viene chiamata affettuosamente Sancarlone). Secondo alcuni documenti rinvenuti di recente, però, il progetto della chiesa sarebbe invece stato ideato dall’architetto Martino Bassi, figura molto conosciuta a Milano e, più in generale, in Lombardia.

La Chiesa di Santa Maria di Loreto (anche detta Chiesa di Santa Marta) risale alla fine del 1592 quando Margherita Trivulzio, esponente dell’antica famiglia nobiliare milanese, e suo figlio Federico Borromeo, non ancora cardinale, fecero posare la prima pietra; al suo interno, si trova una fedele riproduzione del santuario della Santa Casa di Loreto. La scalinata d’accesso a due rampe e il portico sovrastante vennero aggiunti verso a meta del Seicento. A meta del XVIII secolo la chiesa divenne sede della Confraternita di Santa Marta, motivo per il quale la chiesa è di fatto dedicata a due diverse figure religiose.

Arona_Il Palazzo di Giustizia: nel tempo fu la sede del Bargello (il palazzo nel quale risiedeva il capitano di giustizia) e divenne anche una prigione.

Il Palazzo di Giustizia, comunemente denominato “Broletto”, è un bell’edificio in stile gotico lombardo realizzato verso la fine del Trecento.

Arona_Il Palazzo di Giustizia: particolare dei medaglioni in cotto che decorano il porticato.

Osservando il porticato formato da sei arcate a sesto acuto si riescono ancora a (intra)vedere, nonostante i danni provocati dal tempo, i medaglioni in cotto ad altorilievo raffiguranti i componenti della famiglia Visconti che governarono la città di Arona per oltre un secolo.

Uno dei punti più attrattivi di Arona è senza dubbio il Lungolago Caduti di Nassirya, il bellissimo viale interamente pedonale affacciato sull’acqua, un tratto del quale è completamente coperto da un fresco quanto profumatissimo porticato di glicine.

Arona_Il Lungolago Caduti di Nassirya
Arona_Il Lungolago Caduti di Nassirya con il bellissimo porticato ricoperto di glicine

Da questo punto si può ammirare il panorama della sponda lombarda del Lago Maggiore dominato dalla sagoma imponente della Rocca medievale di Angera.

Arona_La Rocca di Angera vista dal lungolago
Arona_Ancora un panorama dal lungolago

Ma il lungolago ci riserva ancora qualche sorpresa…

Arona_Il barcaiolo: questa statua, situata sulla passeggiata del lungolago, fu realizzata in pietra e bronzo dall’artista Edmondo Poletti e venne inaugurata nel 1977. Omaggio all’antico mestiere del barcaiolo, lavoro tipico della tradizione lacustre, quest’opera è ispirata alla figura di Gaudenzio Pizzetta, barcaiolo aronese molto conosciuto da queste parti.
Arona_L’Atlante: passeggiando sul lungolago si arriva in Largo Garibaldi dove, al centro di un’aiuola, si trova la statua bronzea de L’Atlante, opera dell’artista Bruno d’Arcevia, al quale la città di Arona dedicó una mostra personale nel 2002. Questa statua fu inaugurata nel 2001 in occasione del 50° Anniversario dell’AVIS cittadina. Figura della mitologia greca, Atlante era il re della Mauritania. Studioso di astronomia e astrologia, fu costretto da Zeus a sostenere la volta celeste sulle proprie spalle come punizione per essersi alleato con i titani nella guerra contro gli dèi dell’Olimpo. Secondo la tradizione Perseo, figlio di Zeus, lo pietrificò, trasformandolo nella catena montuosa nordafricana dell’Atlante. In anatomia la prima vertebra cervicale della colonna si chiama appunto “atlante” e il suo nome richiama volutamente la figura mitologica in quanto sostiene il cranio umano così come Atlante sorreggeva la volta celeste.

Un lungo lavoro di restauro ha permesso di riportare alla luce nel 2017 alla luce le Antiche Mura Borromee, importante testimonianza del sistema difensivo che, per secoli, protesse Arona da guerre e invasioni; da esse, infatti, era possibile controllare la zona lacustre e in particolare quella del porto. In caso di necessità, la fossa scavata ai piedi della cinta muraria veniva addirittura riempita di acqua in modo da creare un ulteriore ostacolo contro gli invasori.

Arona_Le Antiche Mura Borromee: quelle attualmente visibili sono lunghe circa 80 metri. Tra il XV e il XIX secolo Arona fu difesa da un sistema di tre cinte murarie. Quando vennero smantellate per volere di Napoleone Bonaparte, il materiale così recuperato fu impiegato per la costruzione della Strada del Sempione che, secondo il progetto napoleonico, avrebbe dovuto collegare Milano e Parigi. Nel 1837 vennero abbattute definitivamente le mura dalla parte del lago per garantire una migliore ventilazione alla città.

Il sistema della cinta muraria fu smantellato a partire dal 1800 per volontà di Napoleone Bonaparte. Devo ammettere che la parte delle mura che è stata faticosamente riportata alla luce non permette (ahimé!) di capire veramente quale fosse la reale dimensione della fortificazione.

La stessa sorte delle Mura Borromee toccò anche alla Rocca Borromea, un’altra costruzione con scopi difensivi affacciata sul lago che, insieme alla Rocca di Angera, rappresentava uno dei principali punti strategici di controllo del Lago Maggiore.

Arona_La Rocca Borromea. Qui nacque Carlo Borromeo nel 1538.

La Rocca di Arona fu fondata intorno all’Anno Mille, quando il territorio era sotto il controllo dei Longobardi. Parzialmente distrutta dalla nobile famiglia lombarda dei Della Torre, nel Duecento la rocca passò alla famiglia Visconti e rimase tale per circa due secoli fino a quando fu ceduta alla famiglia Borromeo.

Arona_La Rocca Borromea: le prime testimonianze della sua esistenza risalgono al 999. Passata di mano più volte, la Rocca conobbe il periodo di massimo splendore con la famiglia Borromeo.
Arona_La Rocca Borromea. La Porta del Soccorso: nel 1439 il duca Filippo Maria Visconti cedette la Rocca a Vitaliano Borromeo. La Rocca e i suoi edifici furono collegati al porto da una strada segreta scavata nella rupe e in parte coperta da una volta a formare una sorta di galleria.
Arona_La Rocca Borromea. La Torre Mozza: è una delle sette torri che formavano il secondo recinto della roccaforte. Divisa in più livelli, in epoca successiva vi fu costruito un tetto per utilizzarla a scopi agricoli.

Nel 1800 l’esercito napoleonico distrusse alcune fortificazioni occupate dagli Austriaci tra le quali anche la Rocca di Arona che oggi ospita un bellissimo e molto panoramico parco pubblico.

Arona_La Rocca Borromea: uno sguardo sul Lago Maggiore

Il nostro breve tour della città di Angera termina dalla cima della Rocca, senza alcun dubbio il punto più panoramico di tutta la città.

Arona_La Rocca Borromea: raggiunta la parte più alta della città non si può non sostare per un po’ di tempo su una panchina del parco ad ammirare questa meraviglia!

Accogliente e ospitale, vivace ma mai eccessiva, Arona racconta la sua storia e i suoi illustri personaggi attraverso monumenti e panorami da cartolina: una vera finestra spalancata sul Lago Maggiore!

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.