Italia,  Piemonte

Orta San Giulio, il piccolo “giardino” in riva al lago

Separato dal Lago Maggiore dal Monte Mottarone, il lago d’Orta è uno specchio d’acqua placida incastonato tra le montagne piemontesi in provincia di Novara: molto più piccolo del suo celebre “vicino”, il lago d’Orta appare intimo e raccolto e, nonostante sia la prima volta che lo vedo, il suo aspetto mi risulta quasi familiare.

Orta San Giulio_Uno scorcio del lago

Meta di questa nostra prima gita dal sapore autunnale è il borgo di Orta San Giulio che si trova grosso modo a metà della sponda orientale del lago, all’estremità di un promontorio.

Annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, Orta San Giulio sfodera un biglietto da visita di tutto rispetto! A fare gli onori di casa, infatti, è Villa Crespi, dimora storica che ospita un hotel 5*lusso ed il ristorante diretto dallo chef stellato Antonino Cannavacciuolo. Costruita nel 1879 per iniziativa dell’imprenditore tessile Cristoforo Benigno Crespi, che la utilizzò come sua residenza estiva, dopo la sua morte nella villa alloggiarono letterati, industriali, membri dell’aristocrazia e fu perfino meta spirituale di alcuni religiosi.

Orta San Giulio_Villa Crespi

Ciò che maggiormente colpisce di questa maestosa villa è la sua architettura, assolutamente inusuale per la zona. Benigno Crespi pare infatti che fosse affascinato dal Medioriente, motivo per il quale volle che i canoni estetici dell’edificio rispecchiassero lo stile moresco. Progetto perfettamente riuscito, direi!

Orta San Giulio_Villa Crespi ospita il “Ristorante Villa Crespi” 2 stelle Michelin 
Orta San Giulio_Particolare della facciata di Villa Crespi

Ciccio ed io ci incamminiamo lungo la discesa che porta verso il lago che, nascosto tra i tetti neri delle case, oggi ha un colore plumbeo. Devo ammettere che anche se non c’è il sole ma, anzi, nel cielo nuvole scure minacciano pioggia, il borgo ha un certo fascino… Non a caso registi del calibro di Mario Soldati, Alberto Lattuada e Giuseppe Tornatore lo scelsero per girare molte scene dei loro film!

Orta San Giulio
I tetti di Orta San Giulio
Orta San Giulio_Via Caire Albertoletti

Nonostante in giro ci siano tanti gruppi di turisti, soprattutto stranieri, che passeggiano per le stradine di Orta San Giulio, basta imboccare una via meno battuta per avere immediatamente la sensazione di essere gli unici visitatori.

Orta San Giulio_Scorcio
Orta San Giulio_Vicolo
Orta San Giulio_Scorcio

Il nostro gironzolare ci conduce in fondo ad uno stretto vicolo affacciato sulla salita della Motta in cima alla quale si trova la chiesa di Santa Maria Assunta.

Orta San Giulio_La Chiesa di Santa Maria Assunta

Edificata nel 1485 e successivamente rimaneggiata, l’attuale fisionomia è frutto della rivisitazione in chiave settecentesca dell’originario stile tardoromanico: solcato il portale di pietra, Ciccio ed io restiamo con il naso all’insù ad osservare i bellissimi affreschi che decorano l’abside e la tela del Procaccini raffigurante San Carlo alla processione della peste di Milano.

Orta San Giulio_L’interno della Chiesa di Santa Maria Assunta
Orta San Giulio_L’interno della Chiesa di Santa Maria Assunta

Lungo la salita della Motta, interamente pavimentata in sassi, si affacciano le case antiche del borgo e alcuni importanti palazzi storici tra i quali Palazzo Gemelli, di epoca tardorinascimentale, e Palazzo Penotti Ubertini in stile neoclassico, divenuto nel 2007 Dimora delle Arti, luogo di mostre ed eventi culturali.

Orta San Giulio_La Salita della Motta
Orta San Giulio_Casa antica
Orta San Giulio_Palazzo Gemelli
Orta San Giulio_Palazzo Penotti Ubertini

E’ veramente incredibile la grande mescolanza di stili architettonici che caratterizza questo piccolo centro: il romanico, il barocco, il neoclassico si incontrano, si alternano e si combinano senza creare stonature.

Proseguendo la salita della Motta si arriva al Sacro Monte, uno dei nove Sacri Monti alpini di Piemonte e Lombardia dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO: si tratta di un complesso religioso dedicato a San Francesco d’Assisi, composto da 20 cappelle realizzate nel corso di due secoli, posto in cima ad un’altura, immerso nella natura e nella tranquillità.

Il cielo sempre più grigio, Ciccio ed io ci affrettiamo a raggiungere il cuore storico del borgo che sorge in riva al lago, proprio di fronte all’Isola di San GiulioPiazza Motta è considerata il “salotto cittadino” ed è  brulicante di gente a quest’ora del pomeriggio.

Orta San Giulio_Piazza Motta è il salotto cittadino ed è affacciata direttamente sul lago

Affacciata direttamente sul lago, da qui partono le imbarcazioni per l’isola di San Giulio, unica isola presente nel lago d’Orta che dista circa 400 metri dalla riva e sulla quale “troneggia” l’abbazia benedettina di clausura Mater Ecclesiae.

Orta San Giulio_L’Isola di San Giulio è l’unica isola del Lago d’Orta ed è situata a circa 400 metri dalla costa.

La piazza è una bella area interamente pedonale chiusa su tre lati da edifici porticati all’ombra dei quali sorgono graziosi negozietti, botteghe, caffè e ristoranti: se ci fosse il sole, me ne starei volentieri seduta qui, con i piedi che praticamente toccano l’acqua del lago!

Orta San Giulio_Uno scorcio di Piazza Motta
Orta San Giulio_Su Piazza Motta affaccia il Palazzo della Comunità

L’edificio che cattura immediatamente lo sguardo di chi arriva in piazza è il Palazzo della Comunità della Riviera con gli affreschi che ancora ne decorano le facciate.

Orta San Giulio_Il Palazzo della Comunità della Riviera. Situato in Piazza Motta, venne costruito nel 1582. E’ uno dei simboli di Orta San Giulio.

Conosciuto anche con l’appellativo di Broletto, testimonia la storia di questo borgo e, più in generale, del lago d’Orta. Costruito nel 1582, l’edificio divenne la sede del Consiglio Generale della Comunità della Riviera di San Giulio, un consorzio tra i comuni del lago d’Orta che rese Orta San Giulio una sorta di piccolo stato autonomo rispetto ai feudi del Vescovo di Novara.

Orta San Giulio_Palazzo della Comunità della Riviera: particolare dell’affresco
Orta San Giulio_Panorama sul lago

Imbocchiamo Via Giuseppe Fava e ci ritroviamo a passeggiare lungo il lago, quasi allo stesso livello dell’acqua: il panorama che si gode da questo punto di osservazione veramente unico trasmette un tale senso di pace!

Orta San Giulio_Via Giuseppe Fava
Orta San Giulio_Uno sguardo sul lago
Orta San Giulio_Un giardino affacciato sul lago

Via Giuseppe Fava è una bella strada  pedonale alberata, molto silenziosa ed è impossibile non fermarsi a curiosare oltre i cancelli di ferro battuto dove si aprono meravigliosi giardini privati affacciati direttamente sull’acqua.

Orta San Giulio_Giardino con vista

E proprio i giardini sono una caratteristica costante del borgo. Non a caso lo stemma del comune di Orta San Giulio, una corona d’oro a nove punte che sormonta un bel cipresso verde posto all’interno in una recinzione di mattoni chiusa da un cancello, reca l’iscrizione “Hortus conclusus”, espressione latina che significa “giardino recintato”. In epoca medievale, infatti, il giardino era per lo più una area verde di dimensioni ridotte, circondata dalle spesse mura di monasteri e conventi dove i religiosi coltivavano piante ed erbe officinali; il nome di Orta deriverebbe quindi dalla parola “hortus” a conferma del fatto che Orta San Giulio è un piccolo “giardino”

Orta San Giulio_Villa Bossi è la sede del Municipio
Orta San Giulio_I giardini di Villa Bossi

Ci aspetta un’ultima tappa a Villa Bossi, attuale sede del Municipio: l’edificio, di un caldo color arancione, è rivolto verso il lago e si affaccia anch’essa (guarda caso!) su un piccolo giardino, raccolto ed accogliente, in fondo al quale siede, lo sguardo rivolto verso l’orizzonte, un uomo intento a dipingere. Ai suoi piedi un’iscrizione: le parole dall’attore e regista tedesco Carl-Heinz Schroth “Orta è per me il più bel posto del mondo” racchiudono tutta la magia di questo luogo.

Orta San Giulio_La Statua del Pittore

I tetti di ardesia, le dimore eleganti, i giardini silenziosi, l’acqua calma del lago, la luce tenue di un pomeriggio d’autunno… Suggestioni del piccolo borgo di Orta San Giulio definito dallo scrittore svizzero-tedesco Markus WernerUn acquerello di Dio” (“Terraferma”, ed. Einaudi, 1998).

Orta San Giulio_Oltre le barche è visibile l’Isola di San Giulio

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