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I Giardini di Villa Taranto, in giro per il mondo tra piante e fiori

Condiviso tra Piemonte, Lombardia e Canton Ticino, il Lago Maggiore è il secondo bacino più grande d’Italia dopo il Lago di Garda.

Sarà perché al suo nome viene molto spesso associato a quello della nobile famiglia Borromeo o perché sulle sue sponde si affacciano ville antiche di inestimabile valore, ma il Lago Maggiore ha un’allure particolarmente raffinata ed elegante.

Tra gli innumerevoli edifici merita una menzione Villa Taranto che, situata sulla sponda piemontese tra Intra e Pallanza, vanta un favoloso giardino nel quale immergersi tra piante e fiori dai mille colori, profumi e varietà.

I Giardini di Villa Taranto
Giardini di Villa Taranto
Giardini di Villa Taranto: nato nel 1884 in una ricca famiglia scozzese, Neil McEacharn giunse per la prima volta in Italia all’età di 8 anni. Grande appassionato di botanica e di viaggi, la sua condizione economica gli permise di unire queste sue passioni, girando il mondo sempre alla ricerca di nuove piante da acclimatare nei propri giardini. Nel 1928 McEacharn si mise alla ricerca in Italia di terreni adatti a realizzare un grande giardino e, un paio di anni più tardi, riuscì ad acquistare la proprietà chiamata “La Crocetta”, posizionata in cima al promontorio della Castagnola a Pallanza. Qui, con l’aiuto del giardiniere inglese Henry Cocker riuscì a dare forma al proprio progetto. A seguito dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, nel 1939 prima di imbarcarsi per l’Australia il Capitano McEacharn affidò la sua proprietà all’amico avvocato Cappelletto. Terminata la guerra, l’uomo fece ritorno a Pallanza e aprì i cancelli del suo splendido giardino al pubblico. Il Capitano Neal Boyd McEacharn morì in questo incredibile luogo il 18 aprile 1964 e venne sepolto nel mausoleo collocato al centro del parco.
Giardini di Villa Taranto
Giardini di Villa Taranto: il nome rende omaggio ad un antenato della famiglia McEacharn che fu nominato Duca di Taranto da Napoleone Bonaparte.

I Giardini di Villa Taranto sono il risultato della laboriosa rielaborazione messa in atto nella prima metà del Novecento dal Capitano Neal Boyd McEacharn che, dopo aver fatto sbancare e ricostruire il territorio, lo “ripopolò” nel vero senso della parola, portando in questo giardino semi e piante provenienti da ogni parte del mondo.

Giardini di Villa Taranto_Acer Palmatum: è una varietà di acero dedicato al Capitano McEacharn caratterizzato dalla colorazione rossa delle foglie già in primavera.
Giardini di Villa Taranto_Davidia Involucrata: posizionata lungo il Viale delle Personalità, così chiamato perché molti degli alberi di quest’area vennero donati o interrati da personaggi importanti in occasione della loro visita ai Giardini, questa pianta è una vera “star”! Venne infatti messa a dimora nel 1938 dall’Infante di Spagna Giacomo Enrico di Borbone-Spagna e ha ormai raggiunto dimensioni “importanti”. La sua peculiare fioritura bianca le è valsa il nomignolo di “Albero dei Fazzoletti”.
Giardini di Villa Taranto_L’Azalea: terra d’origine di questa pianta sono le zone umide e boschive del continente asiatico. In Italia arrivò nei primi anni dell’Ottocento per mano dei commercianti di lane inglesi che ne piantarono i primi esemplari nel biellese.

Lo stile dei Giardini di Villa Taranto è fondamentalmente inglese con contaminazioni italiane: statue, fontane e specchi d’acqua, ma anche cascatelle e terrazze conferiscono a questi giardini un alone quasi “magico”, creando una commistione perfetta tra la bellezza della natura e gli elementi architettonici “umani”.

Giardini di Villa Taranto
Giardini di Villa Taranto
Giardini di Villa Taranto_Il Tempietto: è una piccola edicola che protegge un pozzo.
Giardini di Villa Taranto

I giardini si estendono per circa 16 ettari e sono attraversati da 7 km di viali e camminamenti, in uno straordinario percorso di colori e profumi reso possibile da migliaia di specie di piante e fiori: tulipani, magnolie, azalee e rododendri, eucalipti, camelie e fiori di loto.

Giardini di Villa Taranto_I Tulipani Peonia
Giardini di Villa Taranto_I Tulipani Pappagallo
Giardini di Villa Taranto_Il Tulipano: racconta una leggenda che in Persia viveva un giovane perdutamente innamorato. Questi partì in cerca di fortuna ma rimase lontano per anni senza dare notizie di sé, tanto che la sua amata perse la speranza di poterlo rivedere. In un ultimo disperato tentativo di ritrovarlo, la ragazza si avventurò nel deserto dove morì cadendo su pietre affilate come coltelli. Prima di esalare l’ultimo respiro, però, la giovane donna pianse calde lacrime che, mescolandosi al sangue, penetrarono nel terreno trasformandosi in bellissimi fiori rossi: i tulipani. Questa è solo una delle tante storie sulle origini di questo fiore e tutte hanno come filo conduttore l’amore. Decisamente meno romantica ma forse più realistica è la storia che racconta di un commerciante disonesto che si impossessò con l’inganno di un contenitore di tuberi convinto che fossero cipolle. Quando le piante di tubero cominciarono a germogliare, si accorse con grande sorpresa che si trattava di fiori coloratissimi.

Che i Giardini di Villa Taranto siano un luogo speciale lo si capisce non appena si varcano i cancelli dell’ingresso e si comincia a percorrere il lungo viale incorniciato da splendide fioriture che variano a seconda della stagione. In primavera è indubbiamente il giallo dei narcisi a farla da padrone!

Giardini di Villa Taranto_Il Viale d’Ingresso: è detto “Viale delle Conifere” per la straordinaria sequenza di rari esemplari di conifere provenienti da tutto il mondo. Il viale è “incorniciato” da variopinte bordure.
Giardini di Villa Taranto_Metasequoia Glyptostroboides: detto anche “Abete d’Acqua”, questa specie di conifera l’unico rappresentante vivente del suo genere. E’ stata anche definita “fossile vivente” in quanto considerata estinta circa 200 milioni di anni fa. A sorpresa, nel 1941 alcuni botanici ne rinvennero alcuni esemplari ancora viventi in una provincia cinese, specie dalle quali fu possibile ottenere nuovi semi.

Al termine del viale ecco la scenografica Fontana dei Putti.

Giardini di Villa Taranto_La Fontana dei Putti: a lato della fontana si trova il giardino ribassato con aiuole colorate da fioriture stagionali.
Giardini di Villa Taranto_La Fontana dei Putti: deve il suo nome alle sculture che la decorano. Durante la primavera l’area circostante di colora delle fioriture delle Viole Cornute e delle Primule Obconiche che, in estate, cedono la scena gigantesche foglie della Colocasia Antiquorum conosciuta con il pittoresco nome di “Orecchia di elefante”.

Pochi passi e comincia il Labirinto che durante la primavera si popola di splendidi tulipani. In estate, una volta terminata la loro incantevole fioritura, ecco comparire quella altrettanto colorata delle dalie che, con oltre 1700 piante di 350 varietà diverse, rinnova la magia del Labirinto.

Giardini di Villa Taranto_Il Labirinto dei Tulipani: liberamente ispirato a Keukenhof, il giardino botanico della città olandese di Lisse, questo labirinto è in realtà un percorso lungo circa 400 metri creato piantumando oltre 65 varietà di tulipano per un totale di circa 20.000 corolle in fiore!
Giardini di Villa Taranto_ Il Labirinto dei Tulipani: nel mese di aprile il giardino “si accende” di mille colori. Infatti, oltre 80.000 bulbose fioriscono e, tra di esse, il tulipano la fa da padrone.
Giardini di Villa Taranto_Queen of Night: di colore nero, questo tipo di tulipano fiorisce tardivamente rispetto agli altri ed ha un fusto alto e robusto.
Giardini di Villa Taranto_Il Labirinto dei Tulipani: il nome “tulipano” deriverebbe da un termine turco che significa “turbante”, il copricapo che effettivamente ricorda per via della sua inconfondibile forma.
Giardini di Villa Taranto_Il Labirinto dei Tulipani
Giardini di Villa Taranto_Il Labirinto dei Tulipani: nonostante sia per convenzione associato ai Paesi Bassi, il tulipano ha origini ben più esotiche che partono dall’attuale Turchia. Fu un Ambasciatore austriaco a portarlo in Austria, Regno Unito e Olanda dove divenne popolare ma molto costoso, tanto da essere utilizzato come moneta di scambio. Molto amato dalle nobildonne, il tulipano divenne parte della loro dote di matrimonio.

La Serra Victoria custodisce esemplari di piante tropicali e subtropicali. Al suo interno è possibile ammirare un esempio di Giardino Verticale, una grande struttura ricoperta di essenze vegetale fatte radicare su pannelli di materiale fibroso.

Giardini di Villa Taranto_La Serra Victoria: regina della serra (lo dice il nome stesso!) è la Victoria Cruziana, una pianta acquatica originaria del Sud America le cui foglie sfiorano i due metri di diametro. I suoi semi arrivarono qui nel 1956 dall’orto botanico di Stoccolma. E’ possibile ammirarla da metà giugno a ottobre inoltrato.
Giardini di Villa Taranto_La Serra Victoria: all’interno, il Giardino Verticale
Giardini di Villa Taranto_La Cappella: dedicata a Sant’Antonio da Padova, questo piccolo edificio di forma ottagonale ospita un sarcofago contenente le spoglie del Capitano Mc Eacharn. Fu costruito nel 1965 per rispettare il desiderio del nobile scozzese di essere sepolto in questo giardino al quale si era a lungo dedicato. Le sette vetrate colorate che decorano la Cappella raffigurano i fiori da lui più amati.
Giardini di Villa Taranto_La Cappella di Sant’Antonio da Padova: la cappella si affaccia su una bella vasca di ninfee.

Il Viale degli Aceri conduce alla zona del giardino dedicata alle camelie: qui dalla primavera all’autunno 450 piante di diverse varietà fioriscono incessantemente.

Giardini di Villa Taranto_Il Viale degli Aceri
Giardini di Villa Taranto_Il Viale delle Camelie
Giardini di Villa Taranto_La Camelia: fiore molto diffuso in Oriente già nei tempi antichi, in Europa non trovò invece immediata diffusione quando vi arrivò alla fine del Seicento. Raggiunse la notorietà grazie al romanzo “La Dame aux camélias” (“La Signora delle Camelie”) di Alexandre Dumas figlio edito nel 1848. Protagonista del libro è Marguerite Gautier, una cortigiana che la sera usa appuntarsi una camelia bianca o rossa a seconda della sua disponibilità. La scelta del fiore della camelia da parte di Marguerite non è casuale: infatti, in Giappone questo fiore é il simbolo della vita stroncata in quanto, a differenza degli altri fiori, la camelia appassisce senza perdere i petali uno ad uno ma staccandosi ancora intera dallo stelo.

Pianta particolarmente amata dal Capitano McEacharn, il rododendro è uno dei protagonisti indiscussi dei Giardini di Villa Taranto. Infatti, il Capitano ne portò numerosi esemplari direttamente dalla sua residenza natale di Scozia e li piantò nel giardino creando un bosco, nel quale aggiunse anche splendidi esemplari di magnolia.

Giardini di Villa Taranto_Il Rododendro: il suo nome deriva dal greco e significa “albero delle rose” (da “rodon”=rosa e “dendron”=albero). Caratterizzati da una bellezza sfacciata e opulenta, i rododendri non passano certo inosservati e nell’Ottocento divennero i grandi protagonisti dei giardini. Ad oggi se ne contano più di 900 specie.
Giardini di Villa Taranto_Rhododendron Arboreum: il Bosco dei Rododendri è composto da circa 100 specie diverse di questa pianta, tra le quali il “Rhododendron Arboreum”. Originario dell’Himalaya questo elegante fiore è il fiore nazionale del Nepal e fu particolarmente amato dal Capitano.
Giardini di Villa Taranto_La Magnolia: è una delle piante più antiche del mondo come testimoniano alcuni resti fossili di oltre 90 milioni d’anni fa! Nel 1688 Sir Bannister portò una pianta di magnolia dall’America all’Inghilterra e nel 1703 venne chiamata col suo nome botanico in onore di Pierre Magnol (1638-1715), medico e botanico francese che contribuì all’innovazione dello schema di classificazione botanica attualmente in uso. Una nuova varietà di magnolia fu poi portata dall’Oriente in Europa sul finire del Settecento da Sir Banks. Questa pianta colpì gli Europei, sorpresi di vedere in pieno inverno grandi fiori apparire sui tronchi ancora spogli.

La parte dei Giardini che richiese i lavori più lunghi e impegnativi si raggiunge tramite una scalinata; si tratta della zona chiamata “Valletta” dove nel 1935 vennero fatti importanti scavi per ampliare un esistente avvallamento, incanalando l’acqua piovana, e dove vennero posizionati grandi massi di granito per rafforzare i pendii.

Giardini di Villa Taranto_La Valletta: è attraversata da un caratteristico ponte pedonale in pietra ad arcata unica lungo circa 35 metri, via di collegamento tra il prato antistante la villa e i giardini terrazzati.

Dalla scalinata della Valletta si raggiunge il pianoro sul quale sorge la Villa.

Giardini di Villa Taranto_La Villa: venne acquistata nel 1931 a seguito di un’inserzione apparsa sul “Times”. Progettata nel 1853 dall’architetto ticinese Augusto Guidini, lo stile architettonico scelto ricorda quello delle ville della Normandia. L’edificio è circondato da un prato all’inglese dove è collocata una piccola fontana.
Giardini di Villa Taranto_La Villa: l’edificio ospita uffici amministrativi e una biblioteca con la collezione di testi di botanica appartenuta al Capitano McEachan. Dal 1995 la villa è chiusa ed è accessibile solo su richiesta per motivi di studio.

Un bel pergolato semicircolare introduce ad una zona dei Giardini dove si trovano le vasche delle ninfee e delle piante acquatiche e le terrazze.

Giardini di Villa Taranto_Il Pergolato

Qui cascatelle e giochi d’acqua si alternano ad aiuole di piante annuali, creando un incantevole gioco di forme e colori.

Giardini di Villa Taranto_Le Terrazze
Giardini di Villa Taranto_Le Terrazze: sono percorse da sentieri chiusi al pubblico e da un canale con cascatelle.
Giardini di Villa Taranto_Il Petalo Pavillon
Giardini di Villa Taranto_Il Monumento al Capitano McEacharn: collocato nella zona dei giardini terrazzati, questo monumento è stato realizzato dallo scultore ritrattista milanese Gualberto Rocchi (1914-2018).

Sempre in questa parte più alta dei Giardini si trova il Giardino d’Inverno, un edificio in mattoni con ampie vetrate che durante la stagione fredda viene utilizzato per mettere al riparo le piante che mal sopportano le basse temperature.

Giardini di Villa Taranto_Il Giardino d’Inverno
Giardini di Villa Taranto_Il Giardino d’Inverno: all’interno si possono ammirare, tra gli altri, una piccola collezione di piante carnivore e una pianta del pepe. Durante la stagione calda, quando la serra viene aperta, esternamente viene esposta una collezione di piante succulente.

Il percorso prosegue infine in discesa lungo i tornanti del belvedere che regalano piacevoli scorci sul centro abitato di Intra, sul Lago Maggiore e le montagne che lo circondano.

Giardini di Villa Taranto_Panorama

Passeggiare all’interno dei Giardini di Villa Taranto equivale a intraprendere un piccolo quanto straordinario viaggio intorno al mondo, tra profumi e colori meravigliosi provenienti da terre lontane.

Giardini di Villa Taranto

La grande varietà di specie, poi, garantisce una fioritura praticamente incessante dalla primavera fino all’autunno, secondo un vero e proprio calendario delle fioriture. Dunque, a seconda del periodo dell’anno, il giardino indossa sempre un vestito diverso!

Giardini di Villa Taranto

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