Corsica, l’incontro perfetto tra mare e montagna
Kalliste, letteralmente “la più bella”: così gli antichi Greci chiamavano la Corsica.Corsica_Panorama
Crocevia di rotte e di popoli, mi piace pensare che fu proprio a causa di questa sua incredibile bellezza che, nel corso di oltre due millenni di storia, Fenici, Greci, Romani, Aragonesi, Genovesi e Francesi la conquistarono, se la contesero, se ne impossessarono. E ci è voluto veramente pochissimo, giusto il tempo di un weekend, perché Ciccio ed io ne restassimo a nostra volta ammaliati: mare da favola, intime calette, spiagge di sabbia bianchissima.
Ma anche aspre scogliere, montagne rocciose, verdissimi boschi; città brulicanti di gente e piccolissimi borghi arroccati in cima alle alture.
In sella al nostro “fedele” due ruote Ciccio ed io abbiamo percorso decine di chilometri circondati dal silenzio, a farci compagnia solo il fruscio leggero delle chiome degli alberi mosse dal vento.
Risalendo la Corsica da sud verso nord, siamo andati alla scoperta della parte più occidentale dell’isola, quella più selvaggia e forse più misteriosa: ci siamo tuffati nel mare cristallino della spiaggia di Verghia dove, nonostante il sole fosse parzialmente oscurato da nuvoloni minacciosi, l’acqua era di un color turchese abbagliante!Corsica_Spiaggia di Verghia
Ci siamo addentrati nell’incantevole Foresta di Vizzavona, fitto bosco di faggi e pini che ricopre il Monte d’Oro, godendoci il freschetto di questa verdissima oasi di pace!
Ci siamo fatti rapire dal panorama mozzafiato del Fortin de Pasciola, nei pressi del comune di Vivario, fortino nel quale sembra che Napoleone facesse rinchiudere i banditi corsi…
Penso che chi, come me, ama la Sardegna (Sardegna: l’isola che ti resta nel cuore) non possa fare a meno di innamorarsi anche della Corsica: sono due isole sorprendentemente simili e per molti aspetti vicine (non solo geograficamente) ma, allo stesso tempo, incredibilmente diverse tra loro! La Corsica, così come la Sardegna, suscita sentimenti forti e contrastanti: da un lato, una forte attrazione verso una natura bellissima, selvaggia ed ancora (per fortuna!) incontaminata e, dall’altro, una sorta di oscura inquietudine verso questi luoghi aspri e difficili da vivere.
In questo primo, brevissimo “assaggio” di Corsica, Ciccio ed io una cosa l’abbiamo imparata: è inutile stabilire percorsi o fare programmi prima di partire perché ogni strada conduce verso scenari meravigliosi. Basta solo lasciarsi guidare dalla curiosità e dalla voglia di scoprire, lentamente, senza fretta, per assaporare appieno tutta la bellezza dell’isola.Corsica_Panorama