Europa,  Francia

Ajaccio: l’anima “cittadina” della Corsica del Sud

Prima di partire, chi conosce la Corsica molto meglio di noi, ci aveva suggerito di saltare a piè pari la città di Ajaccio, essendoci sull’isola dei luoghi ben più meritevoli di essere visti: nonostante il consiglio, però, Ciccio ed io abbiamo deciso di fare comunque una puntatina nel capoluogo della Corsica del Sud perché abbiamo imparato che, essendo i gusti di ciascuno di noi diversi  tra loro (meno male!), vale sempre la pena fare esperienza di persona e farsi così una propria opinione.

Ecco dunque che, complice il tempo incerto, abbiamo lasciato (un po’ a malincuore) la bianca spiaggia di Verghia a Coti-Chiavari e ci siamo diretti verso Ajaccio. La strada è un po’ tortuosa, a dire la verità, ma il panorama è incredibile! Lungo il tragitto ci siamo concessi anche un tuffo nella “mondanità” attraversando la rinomata località balneare di Porticcio, affacciata sul golfo di Ajaccio, dove, oltre ad un mare e ad una spiaggia incantevoli, ci sono un sacco di attrazioni, divertimenti ed attività “a misura di turista”. Per chi ama il genere…Ajaccio

Vista da lontano Ajaccio non sembra essere molto diversa da tante altre città portuali: la zona industriale, le grandi navi attraccate nel porto, gli alti palazzi moderni in netta contrapposizione con i caratteristici edifici che compongono il cuore storico della città…

Ma superata la prima impressione, Ciccio ed io ci rendiamo conto che Ajaccio ha un’altra “anima”: infatti si rivela immediatamente una città vivace, ricca di storia, di cultura, di architetture interessanti, una città che cela angoli inaspettati, con un centro storico davvero caratteristico ed un tratto di mare che, per essere “cittadino”, non è per niente male!

Ajaccio_Architetture
Ajaccio
Ajaccio_Passeggiando per il centro storico…
Ajaccio_La città vecchia
Ajaccio

 

Ajaccio_Tra gli edifici del centro storico spiccano murales coloratissimi
Ajaccio_Ancora murales

Ajaccio, il cui nome, in greco, significa “buon porto”, sarebbe stata fondata da alcuni coloni greci che scelsero di stabilirsi in questo luogo per la sua posizione geografica favorevole. In realtà esisterebbe anche un’altra versione della storia secondo la quale Ajaccio sarebbe stata in realtà fondata dall’eroe greco Aiace Telamonio; dopo essere stata terreno di conquista da parte di Romani, Vandali e Longobardi, intorno all’anno Mille Ajaccio cominciò a “parlare italiano” a seguito dell’occupazione dei Pisani prima e dei Genovesi poi. Durante la Seconda Guerra Mondiale anche Ajaccio conobbe la dominazione nazi-fascista ma il 10 Settembre 1943 venne liberata dai Partigiani corsi e dalle truppe italiane ribellatesi ai Tedeschi.

Il cittadino più illustre di Ajaccio è senza dubbio Napoleone Bonaparte che qui nacque il 15 Agosto 1769: arrivata di fronte all’ingresso della Maison Bonaparte, oggi sede dell’omonimo museo, riaffiorano i lontani ricordi di scuola quando la maestra ci faceva imparare a memoria alcuni versi de “Il Cinque Maggio” di Alessandro Manzoni! E proprio di fronte alla casa natia di Napoleone si trova un fantastico giardino tropicale, una piccola oasi veramente incantevole!

Ajaccio_Maison Bonaparte
Ajaccio_Proprio di fronte alla casa-museo di Napoleone si trova un bellissimo giardino tropicale

La Maison Napoleone si trova nel cuore storico della città dove fino al XVI secolo potevano vivere solo i Genovesi mentre i Corsi abitavano al di fuori delle mura: quello che si apre intorno a noi è un quartiere pittoresco, animato, nel quale si snodano stretti vicoli e stradine acciottolate, spesso occupate dai tavolini colorati dei ristoranti e dei bar.

Ajaccio_Vicolo
Ajaccio_Uno scorcio della città vecchia

Un altro punto della città vecchia legato alla figura di Napoleone è Place Foch dove si trova la statua che lo raffigura con le vesti di imperatore: incorniciata da bistrot, ristoranti e negozietti di vario genere, questa piazza è molto affollata!Ajaccio_Place Foch

Oltre al volto storico, Ajaccio offre anche un piccolo ma importante patrimonio artistico: qui si trova infatti il Palais Fesch – Musée des Beaux Arts che ospita oltre 400 opere di artisti del calibro di Bellini, Canova e Van Dyck, solo per citarne alcuni, oltre a mostre temporanee molto interessanti.

Ajaccio_Palais Fesch

La nostra passeggiata “cittadina” si conclude alla Jetée de la Citadelle (il molo della cittadella), il bellissimo e panoramico lungomare che corre lungo le antiche fortificazioni di Ajaccio: da questo punto si gode una splendida vista sulla marina e sulle spiagge dorate della città.

Ajaccio_Le antiche fortificazioni
Ajaccio_Jetée de la Citadelle
Ajaccio_Jetée de la Citadelle. Il mare

Prima di rituffarci nell’entroterra corso, imbocchiamo un’ultima volta la fantastica strada costiera che da Ajaccio conduce a Punta de la Parata, estrema punta occidentale del golfo.

Ajaccio_La panoramica strada verso Punta de la Parata
Ajaccio_La strada che conduce a Punta de la Parata regala panorami bellissimi

Lasciato lo scooter, ci incamminiamo lungo la strada pedonale che conduce fino ai piedi del promontorio di granito nero in cima al quale sorge la Tour de la Parata, antica torre costruita dai Genovesi per proteggere l’isola dalle incursioni barbare, raggiungibile percorrendo un ripido sentiero.

Ajaccio_Verso Punta de la Parata
Ajaccio_Tour de la Parata
Ajaccio_Tour de la Parata. Particolare

Dall’estremità della punta, quasi si potesse toccare, ecco apparire l’arcipelago delle Isole Sanguinarie composto da quattro isole di porfido rosso scuro: semplicemente bellissimo!Ajaccio_Le Isole Sanguinarie

In questo punto soffia un vento vivace che, sollevando qualche spruzzo dal mare, rende l’ambientazione ancora più suggestiva e, a tratti, perfino un po’ misteriosa: le barche a vela che solcano il mare color argento, i gabbiani in volo che si lasciano trasportare dalle correnti… Tutto molto poetico!

Ajaccio_Le Isole Sanguinarie
Ajaccio_Il panorama che si gode da Punta de la Parata è davvero incantevole!

Mi ha incuriosito parecchio il fatto che un arcipelago tanto bello possa chiamarsi in un modo che suscita immagini tutt’altro che romantiche: facendo qualche ricerca ho però scoperto che il nome “Isole Sanguinarie” non ha per fortuna nulla a che vedere con truculente scene di guerra e sangue. Sebbene le ipotesi siano tante e diverse tra loro, ho deciso di prendere per buona quella più “romantica”, che meglio si addice a questo posto: “sanguinarie” deriverebbe dal colore porpora che assumono le rocce verso l’ora del tramonto e dall’acceso rosso che, durante l’autunno, colora i fiori delle Frankenia, presenti sulle isole.

Ciccio ed io ci rimettiamo di nuovo in viaggio convinti, una volta di più, di avere fatto la scelta giusta: il tempo trascorso ad Ajaccio ci ha permesso infatti di scoprire un altro volto della bellissima Corsica che, oltre ad una natura strepitosa, offre al visitatore storia, arte e cultura e scorci di vita “cittadina” indimenticabili.

Ajaccio_Colori
Ajaccio_Scorcio

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