Innsbruck: c’era una volta una città da fiaba…
Capoluogo dello stato federato austriaco del Tirolo e da molti considerata la “capitale delle Alpi”: Innsbruck, il cui nome significa “ponte sull’Inn” (fiume che la attraversa), è la quinta città più grande dell’Austria.
Complici le montagne circostanti spruzzate di candida neve, gli eleganti palazzi finemente decorati ed il clima di festa che aleggia nell’aria, Innsbruck ha un’aria veramente incantata!
Non appena Ciccio ed io varchiamo la Triumphpforte, l’Arco di Trionfo eretto nel 1765 che costituisce l’accesso alla città vecchia, mi sembra di oltrepassare un’invisibile porta del tempo che mi trasporta dritta dritta all’epoca della Principessa Sissi! Passeggiando lungo la centralissima Maria-Theresien-Straße incontriamo l’Altes Rathaus (Antico Municipio) con la Torre Civica, mentre intorno a noi si susseguono le meravigliose facciate delle dimore gotiche, riccamente decorate da dipinti e incantevoli stucchi rococò.
Su tutte, però, spicca inconfondibile nei suoi colori pastello la Helblinghaus (Casa Helbling) che si trova proprio di fronte all’attrazione più celebre di Innsbruck ovvero il Goldenes Dachl (Tettuccio d’Oro), una bay window (letteralmente “finestra a golfo”) che si apre sulla facciata del Neuer Hof, l’antico palazzo dei conti del Tirolo, e che è sormontata da un tetto interamente ricoperto da oltre 2.600 tegole di rame dorato! Se non fosse per la gente che già affolla le vie del centro storico, mi aspetterei da un momento all’altro di vedere arrivare la carrozza imperiale!
Ciccio ed io proseguiamo la nostra passeggiata e, costeggiando il lungofiume, arriviamo fino al Dom zu St. Jakob (Duomo di San Giacomo) uno dei principali esempi di architettura barocca austriaca: eretta tra il 1714 ed il 1724, la chiesa al suo interno rappresenta la perfetta fusione di stucchi e colori che dallo sfarzoso stile barocco volgono verso l’ancor più prezioso stile rococò.
A proposito di Principessa Sissi, una sosta davanti all’Hofburg (il Palazzo Imperiale), per lungo tempo residenza della famiglia imperiale austriaca, è assolutamente d’obbligo.
Il Natale è ormai alle porte e non resisto alla tentazione di “tuffarmi” nel Christkindlmarkt Altstadt Innsbruck, il mercatino più tradizionale della città. Così, all’ombra del grande albero di Natale allestito proprio di fronte al Goldenes Dachl, trascino il mio Ciccio tra bancarelle colme di oggetti di artigianato, decorazioni e dolciumi, stringendo tra le mani una tazza fumante e profumata di Glühwein. Il mio entusiasmo però raggiunge il culmine quando imbocchiamo la Märchengasse, la Via delle Fiabe: l’intera zona è infatti disseminata di principesse, esseri giganti e personaggi a grandezza naturale usciti direttamente dalle fiabe più conosciute di Perrault, Andersen e dei fratelli Grimm, solo per citarne alcuni.
Ci sono proprio tutti: La Regina delle Nevi (Die Schneekönigin) e Il Principe Ranocchio (Der Froschkönig);
Il Gatto con gli stivali (Der gestiefelte Kater) e Cappuccetto Rosso (Rotkäppchen);
Cenerentola (Aschenputtel) e Biancaneve e i sette nani (Schneewittchen und die sieben Zwerge);
Il riccio e la lepre (Der Hase und der Igel), Max und Moritz; Fata Piumetta (Frau Holle)!
Mi sembra di essere ritornata bambina! E’ come se sfogliassi un enorme libro di fiabe… Anzi, a dire la verità, mi sento come se ci fossi finita dentro!
Prima di salutare Innsbruck, però, resta un’ultima tappa obbligata: un giretto in Markplatz dove, lungo la riva dell’Inn, rispende il grande albero di Natale di cristallo della Swarovski.
La luce del giorno non gli rende sicuramente giustizia ma all’imbrunire dev’essere veramente incantevole. In Markplaz, inoltre, si svolge un altro importante e famoso mercatino di Natale (I mercatini di Natale, una tradizione secolare) frequentato soprattutto dalle famiglie per la presenza dei burattini e di altre attrazioni dedicate ai più piccoli. Se dovessi riassumere Innsbruck in una sola parola, direi che “fiabesca” è proprio quella che meglio le si addice!
Saluto Innsbruck adagiata tra le montagne nella valle dell’Inn e, proprio come accade ai bambini, sento i miei occhi farsi pesanti pesanti per la stanchezza… Come non mi accadeva da un sacco di tempo, il mio spirito di bambina sognatrice ha vissuto una giornata davvero speciale!