Italia,  Piemonte

Autunno nelle Langhe: Alba, Roddi, Dogliani e Novello

Con l’autunno e i suoi fantastici colori arriva per noi il momento della consueta gita “di stagione” nelle Langhe: mille sfumature che colorano il paesaggio, distese di vigneti a perdita d’occhio, colline morbide, bellissime mongolfiere che, in questo periodo dell’anno, spesso punteggiano l’orizzonte… E buon cibo naturalmente!

Langhe_Una mongolfiera sorvola i vigneti
Langhe_Vigneti a perdita d’occhio

Questa volta la scelta è caduta sulla città di Alba, dai più considerata la “capitale storica ed economica” delle Langhe.

Alba_I rinomati tartufi
Alba_I colori dell’autunno in tavola!

Ricca di storia, cultura e tradizioni, Alba è una città vivace e vitale, conosciuta praticamente da chiunque sia per il pregiato tartufo bianco sia per la Ferrero, l’industria dolciaria che nel 1964 inventò la crema di gianduia più famosa di tutte: la Nutella!

Già municipium romano col nome di Alba Pompeia, durante il Medioevo la città venne fortificata con la costruzione di mura munite di contrafforti e torrioni e circondate da un fossato.

Storica nemica della città di Asti, per ragioni legate al controllo della Valle del Tanaro, durante il Cinquecento Alba fu teatro di sanguinosi scontri tra gli Asburgo e la Francia. Conquistata dalla Casata dei Savoia nella prima metà del Seicento, nel secolo successivo Alba conobbe un fiorente periodo,diventando un importante centro artistico e culturale.

Fortemente provata dal punto di vista economico durante la dominazione napoleonica, nell’Ottocento Alba si risollevò grazie a Carlo Felice di Savoia, artefice di un grande progetto di risistemazione urbanistica della città di cui si occupò l’architetto Giorgio Busca.

Libera Repubblica per soli 23 giorni durante la Seconda Guerra Mondiale, Alba fu protagonista di alcune delle vicende più dolorose della Resistenza italiana, raccontate dalla penna di uno dei suoi più illustri cittadini, lo scrittore partigiano e drammaturgo Giuseppe Fenoglio: questa sua fervente attività antifascista le valse la medaglia d’oro al valore militare, assegnatale nel 1949.

Alba_La centrale Via Cavour
Alba_Un palazzo del XIV secolo in Via Cavour

Dal punto di vista urbanistico, Alba è una città ordinata, caratterizzata da lunghi viali e grandi piazze.

Via Cavour e Via Vittorio Emanuele sono le principali arterie cittadine del centro storico e qui coesistono diversi stili architettonici: da quello medievale a quello Liberty, passando attraverso l’essenzialità delle linee rinascimentali e la simmetria dell’arte fascista.

 

 

Alba_Via Vittorio Emanuele e le sue architetture
Alba_Il Palazzo del Comune

Il Palazzo del Comune, edificato nel XIV secolo sul sito precedentemente occupato un antico edificio romano, ospita al suo interno opere pittoriche del Cinquecento e del Seicento di grande valore artistico. L’attuale edificio conserva purtroppo ben poco degli originari tratti medievali in quanto, a partire dal 1852, fu interessato dal progetto di trasformazione firmato dall’architetto Busca.

Alba_Casa Fontana

Tra i tanti edifici cittadini spicca Casa Fontana che si distingue per la facciata in mattoni a vista e per i suoi fregi in cotto.

Alba_Casa Fontana. Particolare del fregio in cotto

Nata come residenza nobiliare, a causa della perdita di potere delle famiglie feudali questo edificio diventò un’abitazione comune. Se nel complesso la pianta e le decorazioni sono rimaste immutate dal Medioevo ad oggi, nel corso dell’Ottocento gli ambienti interni, originariamente ampi, furono invece ristretti per ospitare un maggior numero di persone e in facciata furono aggiunte alcune finestre, cancellando così quelle originarie di forma ogivale (di cui, però, si riescono ancora ad intravedere le linee).

Alba_Casa Bergui

Uno dei primi esempi di stile Liberty ad Alba è Casa Bergui, costruita a partire dal 1911 su un precedente impianto del 1897 e terminata nel 1913. La sua caratteristica principale è data dal fatto che, contrariamente ad altre realizzazioni della stessa epoca, qui gli elementi tipici dell’Art Nouveau (i motivi floreali, le nervature filiformi, le ardite decorazioni metalliche) non creano un tutt’uno armonico ed omogeneo in quanto ogni livello sembra “parlare” un linguaggio differente. Ma ciò che rende Casa Bergui davvero speciale è il suo bow window di forma esagonale, primo esempio documentato ad Alba di balcone sporgente chiuso.

Alba_La Cattedrale di San Lorenzo vista dalla torre campanaria della Chiesa di San Giuseppe
Alba_Particolare della facciata della Cattedrale di San Lorenzo
Alba_La torre campanaria della Cattedrale di San Lorenzo

La Cattedrale di San Lorenzo, costruita tra il 1486 ed il 1517 in stile gotico in onore del santo patrono della città, è caratterizzata dal paramento murario in mattoncini rossi. Al centro della facciata, una piccola nicchia accoglie la statua di San Lorenzo.

Alba_La navata centrale della Cattedrale di San Lorenzo
Alba_Particolare della volta dipinta come un cielo stellato

Il suo interno, suddiviso in tre navate, si contraddistingue invece per il colore blu delle volte a crociera, dipinte in modo da riprodurre il cielo stellato. L’effetto è assolutamente incredibile! Il Duomo di Alba è inoltre rinomato un po’ in tutto il Piemonte per il suo campanile risalente al XII secolo.

Alba_La Chiesa di Santa Maria Maddalena

Punto di rottura con il carattere medievale della città è la Chiesa di Santa Maria Maddalena, bellissimo esempio di stile barocco. Costruita sul sito di un precedente edificio quattrocentesco, questa chiesa venne terminata nel 1749.

 

 

In uno dei punti più interessanti del centro storico sorge la Chiesa di San Giuseppe, eretta nel 1643 per volontà della Confraternita dei Pellegrini. Consacrata nel 1656, questa chiesa sorge in realtà sul sito precedentemente occupato da un’abitazione privata ed ingloba la cavea di un antico teatro romano oltre a rovine di epoca medievale.

Alba_L’interno della Chiesa di San Giuseppe
Alba_Il percorso archeologico all’interno della Chiesa di San Giuseppe

Se esternamente la facciata non riserva particolari sorprese, all’interno il patrimonio decorativo è ricco come dimostra la volta della navata centrale, ornata con un ciclo di affreschi del 1720-1721. La vera particolarità della chiesa è però rappresentata dalla possibilità di visitare i ruderi che gli scavi archeologici hanno riportato alla luce: partendo dalle vestigia seicentesche si procede a ritroso nel tempo fino ai resti di età medievale e romana.

Alba_Il Campanile della Chiesa di San Giuseppe
Alba_La salita all’interno della Torre Campanaria della Chiesa di San Giuseppe
Alba_La città vista dalla sommità della Torre Campanaria della Chiesa di San Giuseppe

Degno di nota è infine il campanile di gusto barocco, una costruzione slanciata realizzata in mattoni a vista sormontata da una cupola in laterizio a forma di cipolla. Peraltro, dalla cima della torre campanaria si gode una piacevole vista su Alba, i suoi tetti rossi e le sue torri.

E, a proposito di torri, in passato ad Alba ce n’erano tantissime (si dice addirittura 100…), costruite a scopo difensivo. Purtroppo oggi ne sono visibili poche in quanto, nel corso dei secoli, la maggior parte di esse è stata abbattuta, abbassata o inglobata negli edifici circostanti. Tra le più importanti e meglio conservate ci sono la Torre Bonino, la Torre Astesiano e la Torre Sineo, tutte risalenti al XII secolo.

Alba_La Torre Sineo e la Torre Astesiano

Passeggiando per Alba un attento osservatore si accorgerà del fatto che quattro figure ricorrono spesso in molte parti della città: si tratta dell’Angelo, del Leone, del Bue e dell’Aquila, simboli degli Evangelisti. Prendendo le iniziali di ciascuna di esse e mettendole insieme, la parola che ne viene fuori è (curiosamente) proprio ALBA!

Nelle vicinanze di Alba ci sono altri luoghi che meritano senz’altro una visita.

Roddi_Il Municipio

Il piccolo comune di Roddi è sede dell’Università dei Cani da Tartufo (www.universitadeicanidatartufo.it), unica al mondo, fondata nel 1880 da un contadino roddese chiamato Barot.

Roddi_Uva e viti
Roddi_La Chiesa di Santa Maria Assunta

Vera attrazione del borgo è il Castello, una fortificazione situata in cima alla collina su cui è costruito il borgo di Roddi; il primo nucleo risalirebbe al XI secolo mentre la sua attuale conformazione è databile tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo. La struttura del corpo centrale, alta e imponente, è bilanciata dalla torre maestra, più snella e slanciata.

Roddi_Il Castello
Roddi_Panorama sulle Langhe 

Dal 2007 il Castello di Roddi è parte del circuito “Castelli D.O.C.” del sito UNESCO del Paesaggio Vitivinicolo del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato del quale fanno parte, tra gli altri, anche i manieri di Grinzane Cavour (Settembre: tempo di vendemmia, tempo di Langhe!), Serralunga d’Alba (Nocciole, marroni e vino: tutti i sapori di Cuneo e delle Langhe) e Barolo.

Dogliani

C’è poi Dogliani, comune conosciuto per essere uno dei principali produttori del vino rosso Dolcetto. La cittadina è divisa in due zone, quella più moderna e commerciale del Borgo e quella medievale del Castello, e la caratteristica distintiva di tutto il comune è la sua architettura: infatti, a Dogliani nacque nel 1818 e visse per tutta la vita l’architetto Giovanni Battista Schellino, geniale quanto stravagante rappresentante dell’eclettismo, che disegnò case con cupole neoclassiche, guglie gotiche e torri medievali, e diede vita ad opere insolite come l’ingresso monumentale del Cimitero, una sua personale quanto fantasiosa rivisitazione dello stile gotico.

Dogliani_L’ingresso monumentale del Cimitero, opera dell’architetto Giovanni Battista Schellino

Infine non si può dimenticare Novello, poche case appollaiate sulla collina. L’ingresso al paese è caratterizzato da una porta medievale addossata alla Chiesa di San Michele Arcangelo.

Novello_La Chiesa di San Michele con l’annessa porta di accesso alla città
Novello_Scorcio

A vegliare sul borgo dalla cima della rocca il Castello, progettato (ancora una volta) da Gian Battista Schellino in stile neogotico.

Novello_Il Castello
Novello_L’ingresso al Castello
Novello_Il Castello 

Quando si pensa di avere ormai visto tutto delle Langhe, ci si accorge che in realtà non è così! Alba, Roddi, Dogliani, NovelloLe Langhe riservano sempre meravigliose sorprese e si confermano, autunno dopo autunno, una delle mie mete preferite!

I vigneti delle Langhe
Uva delle Langhe
Panorama sulle Langhe 

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.