Italia,  Piemonte

Nocciole, marroni e vino: tutti i sapori di Cuneo e delle Langhe

Il weekend appena trascorso si è svolta a Cuneo la 19^ edizione della Fiera Nazionale del Marrone (http://www.marrone.net), per noi una “ghiotta” occasione sia per rivedere la deliziosa città di Cuneo sia per degustare i fantastici prodotti del suo territorio.

Cuneo_Manifesto della 19^edizione della Fiera Nazionale del Marrone
Cuneo_Marroni

Cuneo è una cittadina di circa 56.000 abitanti che sorge nel punto in cui confluiscono il torrente Gesso ed il fiume Stura; collocata in cima ad un’altura che domina la valle sottostante, il suo centro storico, cuore antico della città, si caratterizza per avere un impianto a scacchiera: si parte da Piazza Torino che, vista dall’alto, sembra “incunearsi” nella pianta della città, si corre lungo Via Roma e si arriva all’enorme Piazza Galimberti dalla quale comincia il lunghissimo Corso Nizza.

Cuneo_Panorama
Cuneo_Corso Nizza
Cuneo_Piazza Galimberti. Scorcio

Le informazioni sulle origini di Cuneo sono assai scarse ma il ritrovamento in “Contrada Mondovì”, nella zona del centro storico, di alcuni resti di epoca romana ha fatto supporre che, dove oggi sorge la città, anticamente ci fosse il municipio romano di Auriate.

Nel corso dei secoli la storia di Cuneo si è intrecciata più volte con quella delle più antiche e blasonate famiglie nobiliari d’Europa: prima Carlo d’Angiò, Re di Napoli, che nel 1306 trasferì proprio a Cuneo la zecca del Regno; poi verso la fine del 1300 i Savoia che, a seguito dell’annessione al Regno Sabaudo, trasformarono Cuneo in un piccolo borgo-fortezza; infine Napoleone Bonaparte che annesse la città all’Impero Francese trasformandola nel capoluogo del Dipartimento della Stura.

Ma Cuneo è fortemente legata anche al Risorgimento ed alla Resistenza italiani perché durante il primo vide nascere i Cacciatori delle Alpi, una brigata di volontari al servizio di Giuseppe Garibaldi mentre in occasione dell’occupazione nazi-fascista, fu uno dei maggiori centri della Resistenza tanto da venire insignita della Medaglia d’Oro al Valore Militare nel 1947 per la sua attività nella lotta partigiana.

Al  nostro arrivo, Ciccio ed io ci dirigiamo immediatamente verso gli stand della Fiera: ad accoglierci ecco Piazza Galimberti, i cui portici fanno da cornice ai primi golosissimi espositori: sarà che siamo ormai vicini all’ora di pranzo ma è praticamente impossibile resistere alla tentazione di assaggiare qualcosa! E, infatti, dopo appena 5 minuti abbiamo già fatto i primi acquisiti: un sacchetto zeppo di fumanti caldarroste, un vasetto di crema di nocciole, una confezione di “tonde e gentili” nocciole della Langhe! Direi che come inizio non è niente male…

Cuneo_Particolare degli edifici che affacciano su Via Roma

Espositori a parte, camminare per le vie del centro storico è veramente piacevole e non solo perché è un sabato soleggiato di metà Ottobre: lungo via Roma si aprono i bellissimi palazzi storici, i portici, i negozi e le botteghe con le insegne in legno che conferiscono a questa parte della città un’aria estremamente elegante.

Cuneo_Edifici di Via Roma
Cuneo_Gli stands della Fiera si snodano lungo Via Roma
Cuneo_Via Roma
Cuneo_I portici di Via Roma
Cuneo_Particolare del soffitto dei portici cittadini

E come una sentinella che “veglia” sulla tantissima gente a passeggio tra gli stand della Fiera la Torre Civica che si erge maestosa con i suoi 52 metri di altezza.

Cuneo_La Torre Civica

Non possiamo certo affrontare un pomeriggio di puro shopping “gastronomico” a stomaco vuoto e così Ciccio ed io ci infiliamo in uno grazioso ristorante all’interno di un bel cortile ombreggiato: zucca, castagne (anzi marroni) e nocciole diventano ingredienti di piatti prelibati ed abbinamenti curiosi!

Nonostante la pancia piena, però, non sappiamo proprio resistere davanti ai buonissimi prodotti della provincia cuneese e, per questo, ora della fine del nostro tour all’insegna del cibo, le nostre braccia si riempiono di sacchetti e sacchettini: d’altronde, come si fa a rinunciare ai giganteschi marrons glacés ed alla squisita crema di marroni?

Approfittando della splendida giornata autunnale, lungo la strada del ritorno, Ciccio ed io facciamo una sosta a Serralunga d’Alba, piccolo comune di poco più di 500 abitanti della provincia di Cuneo: qui sorge un castello da molti considerato a tutt’oggi uno degli esempi meglio conservati di castello nobiliare piemontese trecentesco.

Serralunga d’Alba
Serralunga d’Alba_Scorcio
Serralunga d’Alba_Il Castello

Il castello si trova in cima alla collina di Serralunga e la vista che si gode è splendida; in questa stagione dell’anno, poi, il paesaggio è veramente incantevole: l’erba, le chiome degli alberi e le foglie si tingono di giallo ed il verde, ormai cupo, cede piano piano il passo al rosso ed al marrone, in un trionfo di colori: viste dall’alto, le colline delle Langhe paiono un’enorme tavolozza!

Langhe_I colori dell’autunno
Serralunga d’Alba_Panorama sulle Langhe

E’ nel mezzo di questo “quadro incantato” che si aprono i cancelli della Tenuta Fontanafredda, storica casa vinicola di Serralunga rinomata a livello internazionale: si tratta di un luogo magico, immerso nella natura, dove è possibile passeggiare tra le piante secolari del bosco dei pensieri, visitare il borgo dove ancora oggi vivono i lavoranti, fermarsi ad ammirare la Villa Rosa, fare un tour guidato delle splendide cantine oppure concedersi una degustazione nel wine bar dove vino e libri si mescolano in un interessante connubio.

Serralunga d’Alba_La Tenuta Fontanafredda
Serralunga d’Alba_La Tenuta Fontanafredda. Un angolo di tranquillità
Serralunga d’Alba_Uno scorcio dei giardini della Tenuta Fontanafredda
Serralunga d’Alba_La Tenuta Fontanafredda. Il wine shop

A questo posto è inoltre legata una romantica storia d’amore: innamoratosi perdutamente della popolana Rosa Vercellana,  a metà dell’Ottocento Vittorio Emanuele II, Re di Sardegna, la insignì del titolo nobiliare di Contessa di Mirafiore e Fontanafredda e le donò la tenuta. L’attività produttiva e commerciale della tenuta, però, cominciò solo qualche anno dopo, nel 1878, grazie alla dedizione ed alle capacità imprenditoriali di Emanuele Guerrieri Conte di Mirafiore, figlio del re e di Rosa Vercellana.

Serralunga d’Alba_Villa Rosa all’interno della Tenuta Fontanafredda
Serralunga d’Alba_La chiesetta della Tenuta Fontanafredda

Il sole sta lentamente tramontando e l’autunno “si accende”: il rosso ed il giallo diventano ancora più intensi mentre la luce di questo giorno che sta per finire avvolge le colline e le vigne in un caldo abbraccio.

Serralunga d’Alba_Lungo la strada…
Langhe_Vigneti
Langhe_La luce del tramonto accende i colori dei vigneti

In autunno, la vigna vergine arrossisce di fronte agli alberi che si denudano” (Sylvain Tesson – Scrittore e viaggiatore).

 

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