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Parco Giardino Sigurtà, il luogo incantato

Una distesa a perdita d’occhio di colori sgargianti; un’immensa oasi di tranquillità nella quale ascoltare il fruscio delle foglie, il cinguettio degli uccelli, i suoni tutti della natura. Questo, in poche parole, è il Parco Giardino Sigurtà.

Valeggio sul Mincio_Il Parco Giardino Sigurtà

Situato nel comune di Valeggio sul Mincio (VR), il Parco Giardino Sigurtà è un parco naturalistico di incredibile bellezza. Da marzo a settembre di ogni anno, a seconda della stagionalità, il parco offre al visitatore i colori delle fioriture di oltre 30.000 rose, di un milione di tulipani e delle innumerevoli piante acquatiche che crescono rigogliose in diciotto specchi di acqua.

Parco Giardino Sigurtà_Le Ninfee: nel parco sono disseminati 18 specchi di acqua che, durante la bella stagione, si colorano di rosa pallido, rosa intenso, rosso, ciclamino e giallo. Sono i bellissimi fiori delle ninfee rustiche e di quelle tropicali.
Parco Giardino Sigurtà_Le Ninfee: nel Cimitero dei Cani si possono ammirare le ninfee bianche. Questo colore è stato scelto dalla famiglia Sigurtà come segno di rispetto verso i fedeli amici a quattro zampe.
Parco Giardino Sigurtà_Le Ninfee gialle: spesso le ninfee e i fiori di loto vengono considerati la stessa cosa perché molto simili tra di loro. A differenziarli è, però, il portamento: infatti, la ninfea ha le foglie che poggiano direttamente sull’acqua mentre quelle del fiore di loto sono più grandi, hanno la forma ad ombrello e fuoriescono dall’acqua. Inoltre, sono incredibilmente idrorepellenti: quando vengono bagnate, l’acqua scivola via dalla superficie immediatamente! . 
Parco Giardino Sigurtà_Nelumbo Nucifera: noto anche come “Fiore di Loto Asiatico”, è una pianta acquatica originaria dell’Asia e dell’Australia. E’ caratterizzata da una crescita molto rapida e vive negli stagni e nei bacini quasi privi di acqua corrente. Le sue foglie possono raggiungere i 60 cm di diametro e i fiori, di colore rosa, sono anch’essi di grandi dimensioni. Questa pianta può emergere per oltre 1 metro dal pelo dell’acqua.
Parco Giardino Sigurtà_Le Ortensie: si possono ammirare in tutte le loro diverse sfumature (dal bianco, al rosso, al rosa, al malva, fino all’azzurro e al viola) lungo il Viale della Boschetta.
Parco Giardino Sigurtà_L’oleandro: questo arbusto sempreverde è diffusamente coltivato a scopo ornamentale. Le sue foglie sono velenose e i suoi fiori sono grandi e vistosi con una colorazione che varia dal bianco al rosa al rosso carminio.
Parco Giardino Sigurtà_La Begonia Semperflorens: di colore rosso (ma non solo), questa pianta è originaria del Brasile. La fioritura avviene tra giugno e ottobre ed è utilizzata soprattutto nei giardini in quanto ricopre interamente un’area in pochissimo tempo.

Oltre alla natura rigogliosa e lussureggiante, però, il Parco regala scorci suggestivi, panorami da cartolina e piccoli gioielli architettonici in armonia con l’ambiente circostante.

Parco Giardino Sigurtà_Panorama
Parco Giardino Sigurtà_La Passeggiata Panoramica: da questo punto del Parco si riesce a cogliere la bellezza del panorama circostante, caratterizzato dalla Valle del Mincio e dalle colline moreniche. In lontananza, poi, si intravede anche il borgo di Valeggio sul Mincio.

Per godere di tutto questo, due sono le alternative: un comodo paio di scarpe da passeggio oppure, ancora meglio, una divertente golf car. E una volta deciso il percorso, seguendo alla “vecchia maniera” la mappa del Parco  oppure impostando la rotta sul navigatore, si è pronti per cominciare un viaggio magico…

Era il 1407, Valeggio sul Mincio era dominata dai Veneziani e il patrizio Gerolamo Nicolò Contarini acquistò tre fattorie, dando vita di fatto al primo nucleo del Parco. In origine fu solo un “brolo”, un orto cintato coltivato a foraggio, nelle adiacenze del quale sorgeva un piccolo giardino dedicato all’ozio dei nobili che vivevano nella casa padronale.

Trent’anni più tardi la proprietà della tenuta passò alla famiglia Guarienti che ne mantenne la struttura agricola. Il brolo venne ingrandito, segno che i nuovi proprietari apprezzavano l’amenità del luogo. Il Parco stava dunque prendendo lentamente forma.

Nel 1616 ci fu un nuovo passaggio di proprietà alla famiglia Maffei che apportò numerosi cambiamenti alla tenuta, per la realizzazione dei quali fu incaricato Vincenzo Pellesina, uno dei più famosi architetti del tempo. Fu, però, l’incontro tra il poeta veronese Ippolito Pindemonte e il marchese Antonio Maffei a segnare in maniera indelebile la storia del Parco. Il marchese era infatti un uomo colto e amante dell’arte e riversò questa sua raffinatezza in questo luogo, trasformando la sua proprietà in un giardino romantico all’inglese: fu così che elementi naturali vennero affiancati ad altri artificiali, in un gioco di alternanze studiato ad hoc.

Parco Giardino Sigurtà: il giardino romantico all’inglese è caratterizzato dal susseguirsi di grandi scenografie verdi, curate nei minimi dettagli, alternate a composizioni più “informali” ispirate alla spontaneità della natura, percorsi ondulati e sinuosi, panorami e rovine di architetture classiche e gotiche, laghetti e corsi d’acqua. Questa tipologia di giardino, interpretazione “ideale” del paesaggio spontaneo, si impose in Inghilterra all’inizio del Settecento per poi diffondersi nel resto d’Europa.

Nel 1836, alla morte del marchese, l’intera proprietà passò alla figlia Anna, sposata con il conte Filippo Nuvoloni.

Parco Giardino Sigurtà: nel 1859, durante la battaglia di San Martino e Solferino, in pieno Risorgimento, Francesco Giuseppe I d’Austria e, successivamente, Napoleone III di Francia giunsero al Parco e vi soggiornarono pagando un compenso.

All’inizio del Novecento, in seguito alla divisione della proprietà tra gli eredi della famiglia Nuvoloni, il Parco cadde in disgrazia e fu acquistato da Maria Paulon, moglie del medico locale.

Nel 1941 l’industriale farmaceutico milanese Giuseppe Carlo Sigurtà comprò il terreno, ormai in vendita da diversi anni, e diede inizio alla grandiosa opera di riqualificazione del Parco; attingendo alle acque del fiume Mincio trasformò le aride colline moreniche in un’area lussureggiante, ridando vita e splendore alle piante secolari.

Parco Giardino Sigurtà_Il Viale delle Rose: lungo un chilometro, su questo viale sbocciano ogni anno migliaia di rose delle varietà Queen Elizabeth e Hybrid Polyantha & Floribunda. Questo viale “inganna” l’occhio del visitatore che, percorrendolo, crede di raggiungere il Castello Scaligero mentre, in realtà, il tracciato lo conduce al Labirinto.
Parco Giardino Sigurtà_Il Viale della Boschetta
Parco Giardino Sigurtà_Il Viale dei Pini
Parco Giardino Sigurtà_Il Bananeto: il platano come il banano sono piante del genere Musa, genere che deve il suo nome al medico botanico di epoca augustea Antonio Musa. Sebbene questa pianta raggiunga spesso le dimensioni di un albero, in realtà si tratta di un’erba gigante.

Fece aggiungere nuove strutture, restaurare quelle esistenti (come l’Eremo, il Castelletto e la Grotta Votiva) e ampliò la superficie del parco fino agli attuali 60 ettari.

Parco Giardino Sigurtà_L’Eremo di Laura: fu realizzato nel 1792 in stile neogotico per volontà del marchese Antonio Maffei. Al suo interno è custodita la statua della Madonna. Da questo edificio si estende verso il Grande Tappeto Erboso una fioritura che ogni anno cambia nella forma e nei colori a seconda della stagione.
Parco Giardino Sigurtà_Il Castelletto: questo edificio merlato sul quale si aprono finestre in stile neogotico fu costruito alla fine del Settecento per volere del marchese Antonio Maffei che lo adibì a “Sala delle Armi”, ponendovi al suo interno la propria collezione di armi e armature.
Parco Giardino Sigurtà_Il Castelletto. L’arco: nel corso del Novecento, all’interno di questo palazzetto la famiglia Sigurtà ha organizzato incontri e tavole rotonde con importanti esponenti del mondo scientifico e letterario.
Parco Giardino Sigurtà_Il Cimitero dei Cani: si trova nei pressi dell’Eremo ed è uno dei punti più silenziosi del parco. E’ il luogo prescelto dalla famiglia Sigurtà per farvi riposare i propri cani (un pastore belga, un pastore tedesco e i barboncini). Domina la scena il coreografico laghetto sul quale bellissime ninfee sembrano danzare. Sul bordo del laghetto spicca la statua raffigurante un pastore belga seduto con lo sguardo rivolto verso il Parco.
Parco Giardino Sigurtà_Il Castello Scaligero: fu fatto realizzare sul finire del XIII secolo dalla famiglia Della Scala, Signori di Verona (Verona, amore, leggende e duemila anni di storia), a scopo difensivo per controllare i confini. Sebbene sia visibile dal Parco, in realtà il Castello non ne fa parte; infatti, è grazie a un particolare effetto visivo, ottenuto sfruttando la medesima altezza delle due colline sulle quali si trovano il Castello e il Viale delle Rose, che la fortezza sembra facilmente raggiungibile percorrendo proprio quest’ultimo viale.

In una soleggiata giornata marzolina del 1978 Carlo Sigurtà aprì il suo meraviglioso parco al pubblico. Da allora, l’amore della famiglia Sigurtà verso questo luogo è rimasto sempre vivo e ha permesso al Parco di raggiungere risultati importanti, come il titolo di “Parco Più Bello d’Italia” nel 2013 o quello di “Secondo Parco Più Bello d’Europa” nel 2015, e di vincere nel 2019 il “World Tulip Award” grazie alla fioritura di 1 milione di bulbi di tulipano.

Parco Giardino Sigurtà_Il Grande Tappeto Erboso: è la distesa verde più vasta di tutto il parco. E’ composto da diverse tipologie di erba che viene costantemente tagliata.
Parco Giardino Sigurtà_Il Labirinto: inaugurato nell’estate del 2011, questo luogo è ricco di fascino, come si addice a un labirinto! Al centro sorge una torre sormontata da una cupola e alla quale si accede da due scale contrapposte. Questa costruzione trae ispirazione dal parco parigino del Bois de Boulogne. Dall’alto della torre si riescono ad ammirare le perfette geometrie del labirinto che, però, si trasformano in un enigma di difficile soluzione una volta che ci si immerge nel percorso. Il percorso si snoda tra piante alte più di due metri coprendo una superficie di circa 2500 metri quadrati. Questo labirinto venne progettato da Giuseppe Inga Sigurtà con la collaborazione del britannico maze designer (progettista di labirinti) Adrian Fischer.
Parco Giardino Sigurtà_I Giardini Acquatici: i fiori che affiorano sulla superficie dell’acqua ricordano tanto una tela impressionista! Sono enormi vasche che contengono delicate ninfee rustiche e tropicali.
Parco Giardino Sigurtà_Il Giardino delle Piante Officinali: è una piccola area dove la famiglia Sigurtà ha deciso di coltivare 40 diverse piante con proprietà terapeutiche come la lavanda, il rafano e la salvia. Al suo interno si trova una statua a forma di leone che sembra vegliare sulle erbe affinché crescano rigogliose.

L’atmosfera che regna all’interno del Parco è oltremodo rilassante; sarà per la tranquillità che vi regna, sarà per la natura bellissima e colorata, sarà per i tanti specchi d’acqua che creano incantevoli riflessi.

Parco Giardino Sigurtà_I Giardini Acquatici

Davvero impossibile non farsi stregare da questo luogo! Come scrisse il poeta veronese Ippolito Pindemonte durante il suo soggiorno qui “Si dilettosa qui scorre la vita / Ch’io qui scrupolo avrei farmi eremita”. 

La vera essenza del Parco si riassume tutta nel Messaggio di Fratellanza che si incontra durante il percorso di visita. Uomo e Natura devono vivere in armonia perché (anche se spesso lo dimentichiamo) noi uomini “siamo tutti fiori dello stesso giardino“.

Parco Giardino Sigurtà_Il Messaggio della Fratellanza

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