Europa,  Svizzera

Il borgo di Gruyères, una storia di gusto

Prendi un borgo svizzero del Cantone Friburgo, immergilo in un incantevole paesaggio prealpino, aggiungi l’immancabile castello, completa il tutto con uno dei formaggi svizzeri più conosciuti e cosa ottieni? Ma Gruyères, ovviamente!

Gruyères: c’era una volta Gruérius, capo vandalo nonché primo antenato dei Conti di Gruyères, che, lasciate le terre del Nord, si era messo alla ricerca di un luogo più ospitale. Un giorno stava attraversando una pianura quando vide aprirsi davanti a sé una vallata maestosa, verdeggiante, ricca di selvaggina e di essenze alpine e capì che quella era la terra che stava cercando. Decise allora che in cima a uno sperone roccioso posto all’ingresso di quella valle avrebbe costruito una città e il proprio palazzo. Fu così che nacquero il borgo di Gruyères e il suo fiero castello. All’imbrunire, una gru bianca apparve nel cielo e si posò sulla spalla di Gruérius che la scelse come stemma della propria casata e della propria città.

Gruyères è un delizioso villaggio di epoca medievale situato in cima ad una collina, circondato da morbide alture che preludono alle cime del Dent du Chamois (1.839 metri) Moléson (2.002 metri).

Gruyères: si trova a circa 35 Km dalla città di Friburgo e a poco più di 40 Km da Montreux. Famoso per il formaggio gruviera (il “gruyère”, appunto), questo borgo merita una visita perché è davvero pittoresco, tanto da essere stato inserito nel 2016 nella lista de “I Borghi più belli della Svizzera”, associazione indipendente nata nel 2015 (molto simile per finalità all’omonima italiana) che ha come obiettivo quello di tutelare e promuovere un circuito turistico formato da quei comuni che rispettano una serie di criteri di qualità stabiliti dall’associazione stessa.

Meta imprescindibile per gli amanti del formaggio che non potranno fare a meno di fermarsi a La Maison du Gruyères, la grande fabbrica di formaggio che offre tour guidati nel goloso mondo della celebre produzione casearia, degustazioni e un museo nel quale scoprire i profumi delle erbe e dei fiori che contribuiscono a creare il tipico sapore del gruyère, il borgo di Gruyères ha un non so che di fiabesco!

Gruyères_La Porte du Belluard: nel Medioevo rappresentava l’accesso principale al borgo. Eretta nel 1475, la parte alta della porta è decorata con lo stemma dei Conti di Gruyères raffigurato su uno scudo ai lati del quale vi sono due eroi della Guerra d’Everdes (detta anche la Guerra tra l’Orso e la Gru) che nel 1349 contrappose Friburgo e Berna (Gli orsi di Berna) al Conte di Gruyères Pierre IV. I due eroi sarebbero Claremboz e Ulrich (detto Bras-de-Fer) che per alcuni giorni riuscirono a trattenere i Bernesi nella Foresta di Sauthaux in attesa che le truppe del conte arrivassero. Il dipinto risale al 1860 circa.
Gruyères_La Chevrière: questa scultura si trova nei pressi della Porte du Belluard ed è stata realizzata dall’artista friburghese Sara H. per ricordare una leggenda legata ad una violenta battaglia tra i soldati del Conte di Gruyères e quelli di Friburgo e Berna combattuta durante la Guerra d’Everdes. Si racconta, infatti, gli abitanti di Gruyères misero le donne al riparo dal nemico chiudendole all’interno del borgo insieme ad alcune capre. Nottetempo, una delle donne ebbe un’idea per aiutare i soldati di Gruyères: attaccò delle torce alle corna delle capre e spinse gli animali oltre le mura, verso le truppe nemiche che, vedendo muoversi nella loro direzione una fila di luci (e non capendo che si trattava in realtà delle capre), pensarono si trattasse dell’esercito del diavolo giunte in soccorso degli abitanti di Gruyères. Le truppe nemiche cessarono così l’assedio del borgo.

Una volta oltrepassata l’antica porta di accesso al borgo, si viene letteralmente catapultati nel Medioevo, tra stradine acciottolate (rigorosamente chiuse al traffico) e antichi edifici perfettamente restaurati che oggi ospitano negozietti di souvenirs, ristoranti, strutture ricettive e botteghe che vendono formaggio, ovviamente!

Il borgo è piccino e raccolto, in poche parole il luogo perfetto per una tranquilla passeggiata che permetterà di scoprire angoli suggestivi e storie interessanti.

Il centro del borgo è rappresentato da Place du Marché, l’antica piazza del mercato circondata dagli edifici più importanti di Gruyères. In un angolo della piazza sono ancora visibili le unità di misura che venivano utilizzate durante il Medioevo per pesare i raccolti di grano e contrattarne il prezzo: si tratta di grossi blocchi di pietra al centro dei quali vi sono dei buchi di diverse dimensioni. Poco distante, si trovano il Calvaire, l’antico magazzino del sale e l’antico lavatoio.

Gruyères_La Fontaine du Belluard: durante il periodo natalizio questa fontana ospita la natività e, quindi, rischia di passare inosservata. Se dal punto di vista architettonico la fontana non presenta elementi particolarmente caratterizzanti, storicamente questa vasca ottagonale in calcare (prodotta nel 1979 come copia dell’originale del 1755) rappresentava una delle principali fonti di approvvigionamento idrico del borgo.
Gruyères_La Place du Marché: tra il XV e il XVI secolo qui sorgeva il mercato coperto. L’atmosfera natalizia che regna in questo periodo dell’anno contribuisce a rendere questo spazio molto suggestivo. 
Gruyères_L’Auberge de la Halle: oggi resta solo l’insegna (“Auberge Halle à pied et à cheval”) dello storico albergo affacciato direttamente su Place du Marché.
Gruyères_Rue du Bourg 30
Gruyères_Rue du Bourg 47: spicca la Maison de Girard de Chalamala, buffone di corte del Conte Pierre IV di Gruyères. La casa venne costruita nel 1334 e fu successivamente ricostruita nel 1510. Si tratta di un esempio di architettura a cavallo tra lo stile tardo-gotico e quello rinascimentale. Pregevoli le cornici in gesso delle finestre del primo piano, esemplari tra i più belli della Svizzera.

Come ogni borgo medievale che si rispetti, la vera attrazione di Gruyères è però rappresentata dal suo Castello, una fortificazione risalente al XIII secolo fatta erigere dai Conti di Gruyères. La nobile famiglia rimase proprietaria del castello fino al 1554 quando, per motivi economici, dovette venderlo. La fortezza fu quindi abitata da alcuni funzionari governativi e, successivamente, da un’altra famiglia privata; nel 1938 il Castello venne infine acquistato dal Cantone Friburgo che, dopo averlo restaurato, lo ha aperto al pubblico.

Gruyères_Il Castello. Ingresso
Gruyères_Il Castello: è tra le fortezze più famose della Svizzera e sorge su un costone roccioso a 115 metri di altezza in posizione dominante sulla media valle del fiume Sarine. Dell’impianto originale restano la torre quadrata e le spesse mura di cinta mentre risale al XIII secolo la grande torre circolare posta all’angolo sudorientale.
Gruyères_L’Église Saint-Théodule: edificata nel 1254, questa chiesa sorge sotto il Castello, in una posizione davvero suggestiva, immersa in una cornice naturale unica. A fare da sfondo al suo campanile dalla caratteristica copertura a bulbo, infatti, vi sono le cime de La Vudalla e la verdeggiante Forêt de Chésalles. La costruzione della chiesa avvenne soprattutto grazie alle donazioni di benefattori e nobili e semplici cittadini di Gruyères. Purtroppo, l’edificio fu danneggiato da un primo incendio nel 1679 e poi nel 1856 ma venne ricostruito nel 1860.
Gruyères_L’Église Saint-Théodule: visto dalla terrazza del Castello, il suo campanile sembra spuntare dal nulla!

A dispetto delle dimensioni contenute del borgo, Gruyères vanta addirittura un secondo castello, più piccolo per dimensioni, posto vicino a quello più grande e famoso. Si tratta del Château Saint-Germain, antica dimora di una famiglia nobiliare che visse a Gruyères dal 1351 al 1578.

Gruyères_Uno scorcio del Château Saint-Germain

Nonostante Gruyères incarni il perfetto esempio di borgo medievale svizzero, a sorpresa qui trova spazio anche la modernità rappresentata dal Tibet Museum e dal Musée HR Giger, quest’ultimo dedicato interamente al pittore, designer e scultore svizzero Hans Rudolf Giger che vinse l’Oscar nel 1979 per i migliori effetti speciali del film Alien.

Gruyères_Il Tibet Museum: si trova in Rue du Château 4 e ospita la collezione tibetana della Fondation Alain Bordier, composta da pezzi unici e rari. Accanto, in Rue du Château 6 sorge l’Ancienne École, scuola primaria rimasta operativa fino al 1988, che rappresenta un esempio di Heimatschutzarchitektur friburghese.
Gruyères_Panorama

Gli scorci che Gruyères regala del paesaggio circostante sono talmente belli che si fa fatica ad andare via; quindi non deve stupire se viene voglia di mettersi in auto (o in moto, dipende dalla stagione) e percorrere le panoramiche strade della regione della Gruyère, immersi nel silenzio e circondati da morbide colline verdeggianti punteggiate da fattorie, oltre le quali si scorgono le cime (già  innevate, in questo periodo dell’anno) delle Prealpi svizzere.

La Région de la Gruyère: panorama
La Région de la Gruyère: panorama
La Région de la Gruyère: verso sera

La meta finale di questo rilassante peregrinare non potrà che essere il Lac de la Gruyère, un bacino artificiale attraversato dal fiume Sarine, posto tra le città di Friburgo e Bulle.

Lac de la Gruyère: lungo 13,5 Km, dal punto di vista paesaggistico questo bacino artificiale è annoverato tra i più belli della Svizzera. Vicino all’estremità più settentrionale si scorge l’Île d’Ogoz, un isolotto sul quale, quasi a pelo d’acqua, sorge una piccola cappella.

E, una volta arrivati di fronte a quel silenzioso specchio d’acqua luccicante, si potrà solo constatare che la piccola Heidi aveva proprio ragione: “Accipicchia, qui c’è un mondo fantastico!

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