Bergheim, il “presepe” di case alsaziane
Nella regione francese del Grand Est (nella quale dal 1° gennaio 2016 è confluita anche l’Alsazia), e più precisamente nel dipartimento dell’Haut-Rhin, circondata da morbide colline ricoperte di vigneti, da cui nascono i profumatissimi e fruttati vini alsaziani, sorge l’affascinante cittadina medievale di Bergheim. Ed è percorrendo la famosa Route de Vins d’Alsace che, in un freddo pomeriggio d’inverno, Ciccio ed io siamo arrivati qui.
Storicamente Bergheim fu una sorta di “zona franca”: coloro che erano perseguiti per debiti o crimini colposi potevano infatti rifugiarsi in città, godendo così del diritto di asilo. Non è un caso, quindi, se il personaggio simbolo di Bergheim è Lack’mi, un uomo diventato famoso proprio per essersi preso gioco dei suoi persecutori, incapaci di catturarlo e perseguirlo. La statua a lui dedicata, risalente al 1534, scomparve però misteriosamente nel 1852 e non venne mai più ritrovata…
Nel corso del XVI secolo, inoltre, a Bergheim fu scritta una brutta pagina dell’Inquisizione: secondo la tradizione, infatti, qui sarebbero state arse vive sul rogo ben 35 donne, accusate di stregoneria.
Ciccio ed io entriamo nel centro storico cittadino attraversando la gotica Porte Haute (detta anche Obertor), l’elemento più importante dell’intera fortificazione (chiamata rempart) nonché l’unica porta, delle quattro originarie, ad essere arrivata fino ai giorni nostri anche se parzialmente rinnovata nell’aspetto.
Di origine romana, Bergheim è completamente circondata da mura fortificate ed ha una pianta regolare di forma quasi rettangolare: il suo centro è attraversato longitudinalmente dalla Grand’Rue, sulla quale si affacciano piccoli vicoli e strette viuzze oltre, naturalmente, le caratteristiche maisons de vignerons, le tipiche case di campagna a graticcio in legno e muratura dove un tempo abitavano le famiglie viticoltrici. Quelle più antiche risalgono addirittura al XV – XVII secolo.
La prima cosa che ci colpisce di questo luogo è la sua silenziosa tranquillità: ci sembra veramente strano soprattutto perché durante il periodo natalizio le città e i borghi dell’Alsazia sono letteralmente presi d’assalto dai turisti! Eppure qui a Bergheim l’atmosfera è rilassata, “sospesa” in una insolita calma!
Mentre cerchiamo una locanda nella quale riscaldarci e mangiare qualcosa, Ciccio ed io ne approfittiamo per guardarci un po’ intorno. Inutile dire che anche qui, come un po’ in tutta l’Alsazia, è il trionfo del Natale!
Gli addobbi e le decorazioni sono forse un po’ meno appariscenti e fastose rispetto a quelle di Colmar o Strasburgo(vero tripudio di colori, suoni e luci!), ma sono comunque allegre e gioiose!
La caratteristica principale di Bergheim è però quella di essere una cittadina nella quale la tradizione del Presepe è molto sentita: infatti, percorrendo quello che si chiama il “chemin de créches” (cammino dei presepi), Ciccio ed io incontriamo, disseminate per tutto il borgo, tantissime riproduzioni della Natività, alcune fatte con materiali di riciclo, altre invece con materiali più “nobili”. Dai più semplici ai più complessi, ogni presepe è davvero una piccola opera d’arte!
Bergheim è una cittadina davvero pittoresca nella quale l’atmosfera natalizia riempie l’aria: il venticello frizzantino, l’odore acre della legna che arde nei caminetti mescolato al profumo dolce ed intenso della cannella, le finestre delle bellissime casette alsaziane addobbate a festa, … E’ praticamente impossibile non farsi coinvolgere dal Natale!
Le graziose casette di Bergheim hanno colpito la mia immaginazione e hanno ispirato le mie nuove decorazioni, comparendo come per magia sul coperchio di una vecchia cassetta di legno per vini (ovviamente alsaziani!) o dentro le boules di plexiglass che nei prossimi giorni addobberanno l’albero di Natale!