Campania,  Italia

Ravello, una terrazza sulla Costiera Amalfitana

Il panorama che si gode percorrendo la strada statale che corre lungo la costa da Sorrento fino a Vietri sul Mare è semplicemente strepitoso: lo scintillante Mar Tirreno da una parte, il verdeggiante Parco Regionale dei Monti Littari dall’altra.

Costiera Amalfitana_Panorama
Costiera Amalfitana_Panorama
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Costiera Amalfitana_Panorama
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Costiera Amalfitana_Panorama
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Costiera Amalfitana_Panorama 

Se non fosse per il traffico, sempre incredibilmente “incasinato”, si potrebbe pensare di essere in un piccolo paradiso!

Potrebbe sembrare un controsenso ma per ammirare appieno la bellezza della Costiera Amalfitana bisogna spingersi un poco nell’entroterra di Amalfi fino alla piccola Ravello, piccolo centro discreto e tranquillo, lontano dalla mondanità della costiera.

Ravello sorge sul crinale della montagna subito alle spalle della costa e si trova a circa 330 metri di altezza. Per un periodo repubblica indipendente, poi avamposto della Repubblica Marinara di Amalfi, nel corso dei secoli il borgo stregò artisti, intellettuali, musicisti, nobili e letterati: Giovanni Boccaccio scelse Ravello come terra di origine di Landolfo Rufolo, protagonista della quarta novella del “Decameron”; Richard Wagner vi ambientò una parte della sua opera Parsifal; David Herbert Lawrence, in occasione del suo soggiorno ravellese, scrisse alcuni capitoli de L’amante di Lady Chatterley.

Ravello_Duomo
Ravello_La Basilica di Santa Maria Assunta e San Pantaleone (il Duomo)
Ravello_Piazza Duomo
Ravello_Piazza Duomo. Ceramica con i colori del mare

Il centro di Ravello è rappresentato da Piazza Duomo sulla quale si affaccia la Basilica di Santa Maria Assunta (il Duomo, appunto), una bella chiesa in stile romanico del XI secolo dedicata a San Pantaleone, vissuto nel IV secolo, il cui sangue è considerato miracoloso come quello di San Gennaro.

 

Ravello_Duomo - Campanile
Ravello_Il Duomo. Il campanile risale al XIII secolo. 

Punto focale della chiesa è il bellissimo campanile a due piani con bifore ed archi intrecciati risalente al XIII secolo.

Ravello_Villa Rufolo - Torre d'ingresso
Ravello_Villa Rufolo. La Torre d’ingresso

Sull’altro latto di questa stessa piazza si trova il complesso di Villa Rufolo, la cui presenza è “preannunciata” dall’austera Torre d’ingresso. Originariamente appartenuto alla ricca famiglia Rufolo, il complesso cambiò numerosi proprietari, tra i quali Lord Francis Nevile Reid che, a metà dell’Ottocento, ne curò il restauro trasformando la villa ed il suo parco in un vero capolavoro architettonico.

Ravello_Villa Rufolo
Ravello_Villa Rufolo

Il complesso è in realtà un insieme armonico di stili che vanno dagli elementi medievali della Torre d’ingresso a quelli arabo-normanni del Chiostro, caratterizzato da decorazioni arabo-sicule.

Ravello_Villa Rufolo _ Torre d'ingresso e Torre maggiore
Ravello_Villa Rufolo. La Torre d’ingresso e la Torre maggiore
Ravello_Villa Rufolo - Chiostro
Ravello_Villa Rufolo. Il chiostro

Un angolo molto suggestivo di Ravello è il Belvedere Principessa di Piemonte che prende il nome dalla giovane Principessa Maria José del Belgio, moglie del Principe Umberto di Savoia,alla quale la cittadinanza volle dedicare la terrazza in occasione di una visita che la futura Regina d’Italia fece nel 1933.

Ravello_Belvedere Principessa di Piemonte
Ravello_Il Belvedere Principessa di Piemonte
Ravello_Belvedere Principessa di Piemonte - Veduta
Ravello_Il Belvedere Principessa di Piemonte. Veduta
Ravello_Belvedere Principessa di Piemonte - Panorama2
Ravello_Il Belvedere Principessa di Piemonte. Panorama

Questa terrazza è in realtà un grazioso giardino ombreggiato da bellissimi alberi, abbellito con aiuole colorate: basta avvicinarsi al parapetto perché lo sguardo venga rapito dal meraviglioso panorama sul mare blu e sul sottostante borgo di Torello.

Ravello_Belvedere Principessa di Piemonte - Torello
Ravello_Il Belvedere Principessa di Piemonte. Il borgo di Torello

Ma protagonista indiscussa di Ravello è Villa Cimbrone che con il suo edificio principale ed il parco secolare è considerata uno degli esempi più importanti di cultura romantica, paesistica e botanica anglosassone nell’area mediterranea tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento

Ravello_Villa Cimbrone - Ingresso
Ravello_Villa Cimbrone. L’ingresso

Il termine latino “cimbronium”, di epoca tardo romana, stava ad indicare il vasto promontorio sul quale sorgeva una villa romana, trasformata poi in un casale. Divenuta villa patrizia nel XI secolo, appartenne alla nobile famiglia Acconciajoco; nei secoli, il complesso passò per le mani di altri casati fino ad essere praticamente abbandonata. Alla fine dell’Ottocento, però, il viaggiatore inglese Lord Grimthorpe se ne innamorò e, grazie all’aiuto dell’amico ravellese Nicola Mansi, trasformò la villa ed il parco in uno splendido gioiello: in un felice connubio tra tradizione paesistica inglese e italiana, la vegetazione autoctona venne sapientemente miscelata con quella esotica e vennero inseriti elementi decorativi come fontane, ninfei, statue e tempietti, reinterpretando così il modello della “villa romana”.

Ravello_Villa Cimbrone
Ravello_Villa Cimbrone
Ravello_Villa Cimbrone - Particolare
Ravello_Villa Cimbrone. Particolare
Ravello_Villa Cimbrone - Particolare2
Ravello_Villa Cimbrone. Particolare

Oggi all’interno della villa sorge un albergo 5* mentre i giardini sono (fortunatamente!) aperti a tutti.

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Ravello_Villa Cimbrone. All’interno della villa si trova un elegante albergo 
Ravello_Villa Cimbrone - Ingresso2
Ravello_Villa Cimbrone. Uno scorcio dell’ingresso 

I giardini di Villa Cimbrone sono un luogo di bellezza nel quale arte, architettura e natura si fondono armoniosamente dando vita ad un luogo magico! Nel momento in cui se ne varca l’ingresso, infatti, ci si sente lontani dalla stessa Ravello, immersi in un’oasi di pace e tranquillità.

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Ravello_Villa Cimbrone. L’ingresso

Per visitare i giardini di Villa Cimbrone occorre osservare una sola regola, quella della lentezza: qui la fretta è assolutamente bandita perché ogni angolo, anche il più nascosto, merita di essere osservato in silenziosa contemplazione!

Ravello_Villa Cimbrone - Giardini
Ravello_Villa Cimbrone. I giardini
Ravello_Villa Cimbrone - Giardini2
Ravello_Villa Cimbrone. Uno scorcio dei giardini

Il Viale dell’Immenso e il Viale delle Ortensie, con le loro piante rigogliose e dai profumi intensi che solleticano i sensi.

Ravello_Villa Cimbrone - Viale dell'Immenso
Ravello_Villa Cimbrone. Il Viale dell’Immenso
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Ravello_Villa Cimbrone. Il Viale delle Ortensie

Il Terrazzo dell’Infinito, lo spettacolare balcone naturale adornato da busti marmorei settecenteschi, punto di osservazione privilegiato verso i monti cilentani, Punta Licosa e la Costa di Amalfi.

Ravello_Villa Cimbrone - Terrazzo dell'Infinito2
Ravello_Villa Cimbrone. Il Terrazzo dell’Infinito. Particolare delle statue

Il Poggio di Mercurio, posto al termine di un vialetto scosceso, dove la statua del messaggero alato degli dèi sembra invitare il visitatore a sedersi con lui all’ombra della grande quercia, sotto la quale si trova un poggio con un’iscrizione in inglese attribuita a DH Lawrence che avrebbe tradotto alcuni versi di Catullo:

Ravello_Villa Cimbrone - Poggio di Mercurio - DH Lawrence's  adaptataion of Catullus verse
Ravello_Villa Cimbrone. Il Poggio di Mercurio: DH Lawrence’s adaptataion of Catullus verse

Perduto al mondo nel quale agogno parte alcuna siedo solo e parlo con il mio cuore, soddisfatto del mio piccolo angolo di terra, contento di non sentire tristezza per la dipartita”.

 

 

 

 

Ravello_Villa Cimbrone - Il Poggio di Mercurio
Ravello_Villa Cimbrone. Il Poggio di Mercurio 

Il David, la statua bronzea ispirata a quella del Verrocchio, “nascosta” in fondo ad una ripida scala di pietra tra cespugli di rododendro, orchidee e sempreverdi nel mezzo di un bel boschetto silenzioso.

Ravello_Villa Cimbrone - David
Ravello_Villa Cimbrone. La statua del David

Il Terrazzo delle Rose dove in aiuole dalle perfette forme geometriche fioriscono profumate varietà di rose antiche, inglesi e francesi.

Ravello_Villa Cimbrone - Terrazzo delle Rose
Ravello_Villa Cimbrone. Il Terrazzo delle Rose

La Tea Room, un originale costruzione a forma di padiglione aperto in stile arabeggiante davanti al quale si trovano, tra le altre, quattro bellissime colonne di epoca romana.

Ravello_Villa Cimbrone - Tea Room
Ravello_Villa Cimbrone. Tea Room
Ravello_Villa Cimbrone - Tea Room2
Ravello_Villa Cimbrone. Tea Room

Il Tempietto di Bacco, di chiara ispirazione classica, dove furono inumate, per sua stessa volontà, le ceneri di Lord Grimthorpe e il cui fregio della trabeazione riporta alcuni versi tratti dal Carme 31 di Catullo (Carme 31): “O quid solutis est beatius curis / Cum mens onus reponit, ac peregrino / Labore fessi uenimus larem ad nostrum / Desideratoque acquiscimus lecto?” (Cosa c’è di più bello di quando, con la mente libera dagli affanni, finiti i lavori e stanchi per la fatica, ritorniamo al nostro focolare e ci adagiamo, per riposare, sul bramato letto?”).

Ravello_Villa Cimbrone - Tempietto di Bacco
Ravello_Villa Cimbrone. Il Tempietto di Bacco

E, ancora, il Chiostro, grazioso cortiletto in sule arabo-siculo.

Ravello_Villa Cimbrone - Chiostro
Ravello_Villa Cimbrone. Il chiostro

La Cripta, un loggiato in stile gotico che richiama atmosfere medievali (nonostante risalga all’inizio del Novecento).

Ravello_ Villa Cimbrone - Cripta
Ravello_ Villa Cimbrone. La cripta

Insomma, è proprio il caso di dire che a Ravello natura, arte e letteratura creano un tutt’uno davvero armonioso!

Grazie alla sua posizione leggermente rialzata, Ravello sembra guardare dall’alto la Costiera Amalfitana ed il suo vivace caos: i colori del cielo, del mare, della terra, osservati da una delle sue tante terrazze, paiono ancora più intensi ed emozionanti!

Ravello_Villa Cimbrone - Terrazzo dell'Infinito - Panorama
Ravello_Villa Cimbrone. Il panorama dal Terrazzo dell’Infinito

Ravello conquista il visitatore con i suoi panorami e le vedute mozzafiato, regalandogli uno “sguardo sul mondo” davvero indimenticabile!

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